Un’estate a Busto: è arrivato il pullman con i bambini di Chernobyl

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BUSTO ARSIZIO – A organizzare viaggio e soggiorno è Aubam, associazione umanitaria presieduta da Antonio Tosi, e la vacanza in Italia consentirà loro di ridurre la quantità di cesio presente nei corpi. Nel pomeriggio di oggi, sabato 8 giugno, è giunto a Busto Arsizio il pullman con i bambini provenienti da Chernobyl che trascorreranno parte dell’estate con le famiglie locali.

I futuri appuntamenti

All’arrivo al Museo del Tessile hanno trovato un buffet e il programma con i futuri appuntamenti, tra cui ci saranno la messa con la condivisione del “Pane dell’amicizia”, il pomeriggio in piscina al village “Idea Verde”, la cena con gli alpini e la trasferta alla colonia di Alassio da domenica 23 a sabato 29 giugno.
Ad accoglierli, insieme al consigliere comunale Roberto Ghidotti, c’era il sindaco Emanuele Antonelli: «Sono felice e orgoglioso di avervi qui. Spero tanto che un mese con noi vi faccia veramente bene, vedrete che per le famiglie sarete i benvenuti e vi divertirete. Vi auguro tante belle cose, sarete ospiti al mare con noi in un posto che sarà magnifico». «Con questo sindaco per noi di Aubam la porta è sempre aperta: questo non è da tutti», ha sottolineato Tosi.

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C’è chi si innamora della lingua italiana

Sono arrivati in trentanove e diventeranno cinquantadue: molti si fermeranno fino al 14 luglio mentre altri, più grandi e con una migliore padronanza della lingua italiana, ripartiranno il 30 agosto. «Se l’anno scorso c’erano quindici nuove famiglie a ospitarli, quest’anno ne sono arrivate quattro. Però non è facile rinnovare sempre e trovarne altre», ha osservato Tosi. «Ad accoglierli a Busto saranno in totale quarantanove. Il soggiorno italiano riporta un risultato globale del 44% in meno del cesio nei loro corpi. A loro fa bene soprattutto la settimana al mare».
Come ha poi raccontato, «c’è anche chi si innamora della lingua italiana. Anastasya, la prima bambina che abbiamo ospitato, è stata a Busto ventotto volte. Adesso è trentenne e mi ha fatto incontrare “mia nipote”, che ha chiamato Emilia: la scorsa settimana ero infatti lì a fare il nonno spingendo il passeggino. Per otto anni Anastasya ha lavorato per un’impresa che produceva cucine italiane e le ha diffuse in tutta l’Ucraina».

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aubam busto bambini chernobyl – MALPENSA24