Lo scenario della campagna elettorale bustocca si delinea. Le liste che supportano il sindaco uscente, ribadiscono con forza la loro linea di continuità rispetto ai 5 anni passati. La nostra città ha però bisogno di un progetto nuovo, che marchi una netta discontinuità, alimentata da una coraggiosa capacità innovativa.
Occorre ripartire da Scuola e cultura, da Sicurezza ed urbanistica, da un nuovo modo di declinare la Sanità sul nostro territorio. Su tutti questi punti i partiti dell’attuale maggioranza dalla Lega e Fratelli d’Italia hanno storicamente fallito. La portante ideologica che li alimenta impedisce loro la costruzione di un progetto capace di assicurare un futuro europeo a Busto Arsizio.
Vogliamo una Busto che riscopra la cultura in ogni suo aspetto, perché la cultura nutre le menti e le speranze dei giovani.
Vogliamo una Busto che riscopra un nuovo modo di declinare la presenza delle Scuole sul territorio.
Vogliamo una Busto dove Sicurezza, velocità negli spostamenti, decoro urbano e bellezza, trovino spazio nei piani urbanistici.
Vogliamo restituire a Busto la medicina distribuita sul territorio, capace di esprimere compiutamente le eccellenze che la contraddistinguono, ma anche capace di ritrovare un’assistenza di prossimità a chi ha più bisogno.
Vogliamo tanto altro per Busto e siamo convinti che alla base di un nuovo progetto di città debba esserci una nuova idea di società e di convivenza, un nuovo modo di far convivere la grande capacità imprenditoriale del nostro territorio con il diritto di tutti a vivere una dimensione della città più giusta.
Vogliamo costruire questo progetto sui valori fondamentali che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese e che nel tempo si sono persi.
Ci piace allora ricordare questa frase: «Il socialismo liberale non è che lo sviluppo logico, sino alle sue estreme conseguenze, del principio di libertà. Il socialismo è liberalismo in AZIONE, è libertà e prospettive per la povera gente». È di Carlo Rosselli che fu il teorico del “Socialismo Liberale” e padre fondatore del movimento antifascista Giustizia e Libertà.
La ricordiamo insieme ad un’altra: «Il partito Popolare deve in ogni modo cercare di promuovere il bene di tutti i membri della società e si contrappone a quei soggetti che promuovono il bene di un gruppo specifico, cioè di una classe. Il Popolarismo si riferisce a una società in cui le persone vivono in armonia e dove le persone e i gruppi sono interessati alla cura gli uni degli altri». Questa frase è di Don Luigi Sturzo padre fondatore del Partito Popolare.
Possiamo costruire un’altra idea di città per Busto.
Lo possiamo fare progettando un futuro migliore.
I Riformisti che appoggiano Gigi Farioli possono fare la differenza.
Emilio Buonanno, segretario di Azione Busto Arsizio
Lavoriamo per Busto con Farioli e simbolo uguale ai Riformisti di Sala a Milano