Azione Varese stuzzica i forzisti in fuga. Zanotti: «Porte aperte ai moderati»

Il responsabile provinciale di Azione Andrea Zanotti

VARESE – Non conferma l’ipotesi di una sua candidatura, ma nemmeno la smentisce. «Sono a disposizione». Intanto però tende la mano agli elettori moderati e a quella Forza Italia delusa dalla presa di posizione troppo salviniana e per niente draghiana. E li invita a “fare una buona Azione”.

A intervenire nel dibattito politico è Andrea Zanotti, già sindaco di Casciago e ora responsabile provinciale degli Enti locali del partito di Calenda. «Sono molto sorpreso e lusingato che il mio nome sia stato fatto circolare come possibile candidato di Azione alle prossime elezioni politiche. Ovviamente è prematuro, poi deciderà il partito nel rispetto delle gerarchie e delle necessità, alle quali io mi rimetto e mi metto a disposizione».

Certo che quella che ci apprestiamo a vivere sarà una campagna elettorale fondamentale mai come questa volta sono in gioco visioni diverse del mondo punto da una parte l’Europa dall’altra dall’altra la Russia. Da una parte una visione di un paese moderno e aperto dall’altra la visione di un paese ripiegato su se stesso. Rimaneggiando un vecchio slogan di una campagna elettorale altrettanto decisiva possiamo dire che nel Segreto dell’urna Dio vi vede Putin no.

Azione strizza l’occhio ai forzisti

Nei prossimi giorni avremo un’idea più chiara della linea del partito io però già mi sento fin d’ora, come responsabile provinciale degli Enti locali, di rivolgere un accorato appello a tutti gli elettori che si dichiarano moderati. L’accelerazione dei fatti ha dimostrato più di mille discorsi come i veri moderati oramai possono trovare casa solo sotto il simbolo di azione con quello che rappresenta ta in termini di idee, ideali, competenze e progetti.

No al populismo, si all’Agenda Draghi

Quella che una volta era definita la casa dei moderati è ormai piegata agli idee del populismo più viscerale. E quindi le porte di Azione sono aperte a tutti quelli che non si riconoscono più in questo modo di far politica. Ma che si trovano saldamente ancorati all’occidente all’Europa a quelli che stanno dalla parte dell’Ucraina senza se e senza ma a quelli che vogliono finalmente attuare quelle riforme fondamentali per il nostro paese non solo per centrare gli obiettivi del Pnrr, ma per far diventare l’Italia un Paese moderno. Per ridare all’Italia quel posto che si merita nel contesto internazionale e che ha avuto sotto il governo Draghi alla cui agenda al cui programma ci richiamiamo come partito.

La sfida che ci attende è difficile ma noi siamo convinti di poterla centrare. Abbiamo bisogno però dell’aiuto delle idee dei progetti e anche dei sogni di tutte quelle donne e quegli uomini che si definiscono e sono moderati e che non si vogliono arrendere alla deriva populista.