BA Classica riprende dove era rimasta: a Busto Ramin Bahrami e la grande musica

BUSTO ARSIZIO – “Music in the air” in città con la quarta edizione di BA Classica, il festival musicale organizzato dall’associazione Rossini, in programma dal 29 maggio al 6 giugno, tra il teatro Sociale e la “casa della musica” di villa Tosi. Si riparte dove si era rimasti un anno e qualche mese fa, quando il concerto di Ramin Bahrami fu sospeso nella domenica in cui furono introdotte le prime restrizioni anti-Covid. Sarà proprio il pianista iraniano, interprete numero uno al mondo di Bach, la stella più luminosa del calendario di BA Classica, che si compone di dieci concerti e due incontri con gli studenti. Apertura sabato 29 maggio al Sociale con Roberto Prosseda che suona Mozart. «Lasciamoci conquistare dalla bellezza, presi per mano da questi straordinari interpreti» l’appello di Giovanni Mazzucchelli, presidente della Rossini.

Il cerchio che si chiude

«Dove eravamo rimasti?» direbbe il grande Enzo Tortora. Al 23 febbraio 2020, quando Ramin Bahrami era sul palco del teatro Sociale a provare in vista del concerto in programma nel pomeriggio, con il tutto esaurito e la diretta streaming alla “soglia magica” del Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. «Eravamo lì io e il sindaco, quando arrivò la telefonata di Regione Lombardia che ci avvisava di chiudere tutte le manifestazioni» ricorda Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla cultura. Quel giorno la pandemia aveva cambiato le nostre vite, ma l’amministrazione si impegnò a riportare il grande pianista iraniano a Busto Arsizio. «Una promessa che riusciamo a mantenere» annuncia Manuela Maffioli, nella conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di BA Classica. E quel «pianoforte nuovo di zecca che Bahrami aveva continuato a provare dopo che ha saputo che saltava tutto» (il ricordo del sindaco Emanuele Antonelli), uno Yamaha CFX, «sarà ancora qui – annuncia il presidente della “Rossini” Giovanni Mazzucchelli – a disposizione di tutti i concertisti».

Già 53 eventi presentati

«L’anno scorso BA Classica era l’unico evento che siamo riusciti quasi a completare – continua la vicesindaco e assessore – oggi è con grande emozione che lo presentiamo. Un’altra grande manifestazione che si aggiunge alla programmazione di quest’anno». L’ennesima, prestigiosa rassegna che continua l’elenco delle iniziative culturali messe in campo subito dopo il ritorno in zona gialla, dopo il festival della poesia, il BA Book, le giornate FAI e il festival fotografico europeo. «Stiamo riuscendo a recuperare un’intera stagione culturale in poche settimane – sintetizza Maffioli – salgono a 53 gli eventi presentati da quando la cultura ha potuto riprendere dal vivo».

Cast internazionale

Il Festival BA Classica “Dialoghi Musicali” è una proposta dell’associazione musicale G. Rossini di Busto Arsizio, in collaborazione con l’amministrazione comunale, con il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo e il patrocinio della Provincia di Varese. In campo un cast internazionale, con alcune “chicche” speciali: oltre a Ramin Bahrami, che si esibirà domenica 6 giugno alle 17.30 al Sociale con diretta streaming sul megaschermo della “soglia magica” dell’aeroporto di Malpensa («primo concerto in diretta dopo la Prima della Scala, per noi un onore» sottolinea l’assessore Maffioli), ci sarà il concerto inaugurale di Roberto Prosseda (sabato 29 maggio alle 17.30 al Sociale) con l’accordatura del pianoforte come ai tempi di Mozart. E ancora, il ritorno di Maurizio Baglini (martedì 1° giugno alle 20 in trio con Corrado Giuffridi e Silvia Chiesa e mercoledì 2 giugno alle 20 da solista), il nuovo “concerto per i maturandi” di giovedì 3 giugno al Sociale a cura degli studenti del Conservatorio Cantelli di Novara, e l’esibizione di Anton Dressler, uno dei clarinettisti più quotati al mondo (sabato 5 giugno alle 20 nel parco di villa Tosi). Per i concerti in presenza prenotazione obbligatoria: ci sono circa 300 posti disponibili al Sociale e 42 a villa Tosi.

I commenti

A dare la sua “benedizione” alla manifestazione, come già per BA Book, c’era l’assessore regionale alla cultura Stefano Bruno Galli. Che ha espresso il suo «plauso sentito» a Busto «perché i luoghi della cultura stanno lentamente riaprendo, ma c’è ancora un po’ di timore nella gente che fatica a uscire di casa dopo oltre un anno di pandemia». Lo dimostra il fatto che nei musei si è registrato «non più del 10% degli ingressi dello stesso periodo del 2019». Segno che «bisogna avere la forza di proporre eventi attrattivi come questa rassegna, che rappresenta un’offerta di altissima qualità. L’attrattività è la chiave vincente per far uscire le persone di casa – ribadisce Galli – la cultura ha questo importante ruolo di riattivare la socialità». Per il sindaco e presidente della Provincia Emanuele Antonelli «a Busto non ci facciamo mancare niente. E riusciamo a farlo perché abbiamo associazioni culturali dal curriculum molto importante come la Rossini, che fa sì che grandi personaggi della musica vengano a Busto». Il presidente Giovanni Mazzucchelli ringrazia Comune, Regione e sponsor, «senza i quali non ce l’avremmo fatta», e sottolinea che «la qualità paga. L’investimento culturale di qualità ha un ritorno e ha una valenza formativa e sociale di grandissimo impatto per il territorio».

A Busto niente concerto (per virus) del pianista Bahrami. Maffioli: «Solo rinviato»

busto arsizio classica bahrami – MALPENSA24