Per i bimbi di Samarate niente centro estivo perché il Comune l’ha dimenticato

I genitori samaratesi quest’anno hanno un nuovo problema da risolvere, soprattutto le famiglie che non hanno la fortuna di avere nonni a casa disposti ad intrattenere nipotini e nipotine mentre mamma e papà sono a lavoro. Proprio così, quest’anno niente centri estivi per i nostri piccoli concittadini.
Per l’intero mese di luglio, diversamente dagli anni passati, Samarate ha dovuto rinunciare sia al centro estivo alla Munari, che copriva la fascia d’età tra o 3 e i 6 anni, che a quello per gli alunni delle scuole primarie e secondari. E così, finito l’oratorio feriale, a partire dal 12 luglio tutti a casa! Un’alternativa c’era, certo, accedere ai centri estivi privati pagando cifre che partono da un minimo di 90/100 euro a settimana per bambino.
Le famiglie del resto non sono una priorità per questa amministrazione, perché possiamo affermarlo a gran voce? Basti pensare che quando durante il consiglio comunale di inizio luglio il nostro gruppo ha chiesto delucidazioni sul tema all’assessore all’istruzione Farinon e al sindaco Puricelli, la motivazione addotta è stata la mancanza di tempo, certo, luglio non arriva tutti gli anni e certo, la necessità di un genitore lavoratore passa in secondo piano.

Nel frattempo i genitori samaratesi non sono stati fermi, alcune famiglie sono andate altrove, hanno bussato alla porta di altri comuni, i cui i centri estivi sono stati attivati anche quest’anno per andare incontro alle necessità dei cittadini; non solo, i comuni limitrofi addirittura si fanno carico di bambini “fuori comune” garantendo prezzi accessibili. Altre famiglie invece si sono rivolte a strutture private. Tutto questo per continuare a lavorare.
Negli ultimi anni le forze di opposizione hanno più volte sollecitato l’amministrazione comunale affinché si attivassero centri estivi consolidati anche a samarate, ricordiamo che lo scorso anno erano state fatte promesse da parte dell’allora assessore Monti, di continuità nel tempo di un servizio così prezioso per le famiglie del territorio (le iscrizioni furono molte).
Non è stato così, per mancanza di tempo l’attuale amministrazione non ha confermato un servizio così necessario, se ne sono dimenticati, luglio è arrivato troppo in fretta, o semplicemente l’attenzione alle famiglie rasenta il limite inferiore, e lasciateci dire che una società che non si cura dei suoi cittadini più piccoli non ha futuro.
Insomma, prima gli italiani, ma non proprio tutti.

Progetto Democratico Samarate
Tiziano Zocchi
Rossella Iorio

bambini centro estivo samarate – MALPENSA24