Baruffa in Consiglio comunale a Castano. Lega esce dall’Aula dopo i fatti al gazebo

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CASTANO PRIMO – Consiglio comunale agitato ieri sera, lunedì 28 giugno, a Castano Primo. I consiglieri della Lega Morena Ferrario (capogruppo), Silvia Colombo e Daniele Rivolta, imitati da Roberto Colombo (centrodestra) e Giovanni Griffanti (gruppo misto), hanno abbandonato l’Aula in segno di protesta nei confronti del sindaco per aver «ignorato» quanto accaduto domenica 20 giugno, quando il gazebo della Lega in piazza (nella foto) è stato circondato da decine di aderenti all’associazione Madni, che hanno dato vita a un duro confronto con i militanti sul tema della moschea in città.

Rivolta: «Al sindaco dei castanesi non gliene frega un…»

«Ringrazio i consiglieri – commenta Rivolta – per la dimostrazione di coraggio e solidarietà nei miei confronti e nel rispetto di tutti i cittadini castanesi che rappresentiamo come Lega Castano Primo e di cui al nostro sindaco frega un c…, come ho ripetuto in Consiglio comunale. Ciò che è accaduto domenica 20 giugno in piazza a me e ai militanti non può essere ignorato da chi rappresenta tutti i castanesi, non solo il 51% come precisato dal politicante assessore Landini. Il sindaco ha tenuto a precisare che avrebbe voluto chiamare i vigili per l’espressione di cui sopra… ma non per 50 persone non autorizzate che circondano un gazebo! Solo gli struzzi non sono in grado di ammettere ciò che è successo il 20 giugno».

La replica: «Servono chiarezza e rispetto»

In un video postato sul suo profilo social il primo cittadino, Giuseppe Pignatiello, ha così replicato: «Auspicavo un momento di confronto, di condivisione, di collaborazione, purtroppo per lunghi tratti del Consiglio così non è stato. A inizio della seduta, buona parte dell’opposizione tranne il consigliere Moiraghi, che ringrazio per il rispetto mostrato nei confronti del Consiglio comunale e della maggioranza, ha scelto di uscire perché ha ritenuto che i miei comportamenti fossero stati sbagliati in determinate situazioni e in quella che hanno ritenuto essere una pressione nei loro confronti. Credo che non sia questo il modo di gestire un Consiglio. C’erano diversi punti all’ordine del giorno, anche molto importanti. In democrazia ognuno ovviamente è libero di fare le proprie scelte, voglio solo che queste scelte siano evidenziate in maniera chiara ai cittadini, perché possano scegliere con attenzione e consapevolezza».

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