Castano Primo: nuova vittoria al Tar della associazione Madni sul centro islamico

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CASTANO PRIMO – Il Tar ha accolto l’ennesimo ricorso dell’associazione culturale islamica Madni e ha così aperto alla realizzazione di un luogo di ritrovo per la comunità pachistana di Castano Primo. La nuova puntata nel braccio di ferro tra l’associazione e il Comune ha visto quest’ultimo soccombere insieme al provvedimento dello scorso ottobre che aveva annullato il permesso di costruire il centro islamico in via Friuli. Madni aveva poi impugnato il provvedimento e la giustizia amministrativa le ha dato ragione. L’Amministrazione comunale è stata anche condannata a pagare le spese legali, pari a 4.000 euro.

La posizione assunta dal Tar nella diatriba giudiziaria che si trascina dal 2016 fa seguito a quella dell’agosto 2020, quando il Tribunale amministrativo della Lombardia aveva accolto una prima volta le istanze della locale comunità musulmana, in quel caso senza disporre un risarcimento da parte del Comune.

Via libera alla riduzione dell’Imu

Nell’ambito del programma di interventi “Riprendiamoci il futuro”, considerata la difficile situazione causata dalla pandemia e le sue ripercussioni economiche, la giunta di Castano ha approvato una riduzione dei costi dell’Imu. «Abbiamo voluto andare incontro ai cittadini – spiega il sindaco, Giuseppe Pignatiello – cercando di accorpare le aree che presentano caratteristiche simili, attribuendo loro il valore più basso fra quelli precedentemente deliberati e di snellire e rendere maggiormente comprensibile la lettura del Pgt-Piano di governo del territorio. Un intervento fortemente voluto per alleviare la pressione fiscale sui cittadini».
Tutte le informazioni sul sito del Comune.

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