BUSTO ARSIZIO – «La musica di Lucio Battisti e le parole di Mogol hanno sempre rappresentato e fatto da colonna sonora alla mia vita: ho deciso di dedicargli, con dei post che pubblicherò prossimamente attraverso i social, una serie di rivisitazioni sulla base del mio vissuto». Luca Marino le ha inaugurate venerdì 7 agosto con un nuovo singolo, disponibile in streaming e digital download: è “Il mio canto libero”, cover con la quale il cantautore errante ha offerto il suo personale tributo all’artista di “Acqua azzurra, acqua chiara”, “Mi ritorni in mente”, “Un’avventura” e tanti altri successi.
Il suono essenziale di chitarra e voce
«“Il mio canto libero” è un brano sempre attuale, al punto che tanti lo hanno già riproposto in passato. Ma per me ha un significato molto più particolare e rappresenta più di una canzone da cantare: è un invito alla consapevolezza generale, al rendersi conto che questo è un mondo che non ci vuole liberi né, tantomeno, innamorati». Attraverso il suono essenziale di chitarra e voce Luca Marino sembra voler tornare verso la spontaneità: un aspetto forse debole dal punto di vista commerciale, ma sicuramente d’impatto a livello emotivo.
Il musicista di Busto Arsizio, che nel 2010 ha portato al Festival di Sanremo la canzone “Non mi dai pace”, ad aprile ha pubblicato il singolo “Come stai?”, scritto, arrangiato e prodotto durante la quarantena. Classe 1981 e un disco d’oro come autore, negli ultimi Marino ha suonato come busker per le strade; vanta all’attivo quattro album, dei quali l’ultimo è stato “Vivere non è di moda”, uscito a ottobre 2019.
Marino: «Non date nulla per scontato». Il singolo del busker di Busto sulla paura