Besnate, l’Area Feste è la scommessa del 2023. Corbo: «Pronta in estate»

BESNATE – L’Area Feste di Besnate? «Sarà pronta per l’estate». La scommessa del sindaco Giovanni Corbo è che il 2023 sia l’anno giusto. Comincia il conto alla rovescia per un progetto che il primo cittadino non ha mai smesso di definire «un’opera di grande pregio». Lanciata in post-pandemia, alla ricerca della socialità che tanto è mancata nell’era Covid, il nuovo spazio sarà un punto di riferimento per l’intrattenimento e lo spettacolo, per la musica e i momenti di condivisione. Insomma: «Vogliamo metterla a disposizione dei cittadini», dice.

L’Area Feste

Corbo si lascia alle spalle un 2022 che «ha visto puntare molto sulle strutture scolastiche». In particolare la scuola media: «Abbiamo restituito un edificio riqualificato, con gli spazi meglio organizzati e nuove strutture». Ma il nuovo anno è già cominciato e gli obiettivi da raggiungere sono sul tavolo di lavoro. Priorità, dunque, all’Area Feste: «I lavori sono in via di ultimazione», prosegue il primo cittadino. «Ci teniamo molto. Non solo per il tipo di infrastruttura, che molto utile alla comunità, ma anche perché rappresenta lo spirito dell’amministrazione: creare coinvolgimento e offrire un luogo aggregativo da vivere a 360 gradi». Nel frattempo, si comincia a pensare all’inaugurazione dell’Area. L’auspicio: «Prima della fine della stagione estiva».

I punti principali

Lo sviluppo «culturale» è la strategia di Corbo. «Abbiamo dato il via a un progetto che racchiude più fattori», sottolinea. «Proseguiremo con le iniziative, perché l’inclusione deve entrare nei parametri amministrativi di quotidianità». Non solo: «Un gesto concreto è la riorganizzazione degli spazi espositivi in piazza mercato, per renderla più funzionale per operatori e per i clienti che hanno problemi di deambulazione». Il 2023 vedrà anche il «progetto legalità», in maniera più costante. Sì, perché «non può essere affrontato solo durante le ricorrenze. Ma tutti i giorni».
Fino a quello che il sindaco definisce uno «sforzo amministrativo». Il riferimento va alla «garanzia delle manutenzioni delle opere e dei servizi, che necessitano di risorse. Nel nostro caso va di pari passo con l’impegno a non aumentare i tributi comunali, nonostante i costi di energia siano in aumento. È stato un lavoro di cesello».

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