Bianchi: «Io deluso da questa Lega che decide nelle “segrete stanze”».

Varese Matteo Bianchi

VARESEMatteo Bianchi definisce la sua sfida elettorale una missione impossibile «che difficilmente mi porterà di nuovo a Montecitorio», ma garantisce che «la passione politica non è certo finita», promettendo che la sua presenza si farà sentire. E poi chiude citando Churchill, dopo aver messo a segno una rasoiata nei confronti del suo partito (ma senza mai citarlo esplicitamente). O meglio verso questo sistema « di rappresentanza, basato su scelte e considerazioni fatte in segrete stanze».

Parole che non lasciano dubbi e aprono interrogativi

L’ex sindaco di Morazzone, già candidato sindaco a Varese contro Davide Galimberti e deputato uscente scrive tutto questo in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook qualche minuto fa (mercoledì 24 agosto). Parole che aprono a tutto una serie di interrogativi: “Che tipo di campagna elettorale farà Matteo Bianchi?”; ma anche “E’ il preludio per scendere dal Carroccio?”. Presto per dirlo.

La riflessione di Bianchi

Cari amici, nonostante non volessi scrivere nulla mi avete sollecitato in tantissimi e quindi mi rivolgo a voi tutti, così come ai militanti con cui ho condiviso tante battaglie e alle realtà associative con cui ho avuto il piacere di collaborare per il bene della nostra comunità: alle elezioni politiche del 25 settembre troverete il mio nome nel listino proporzionale della Lega per la Camera in terza posizione.

Una candidatura, quindi, che tanti definiscono “di bandiera” e che difficilmente mi porterà di nuovo tra i banchi di Montecitorio.

Inutile sottolineare la sorpresa (mia e vostra) ed il rammarico che ho provato, dopo anni di impegno territoriale incessante, fedeltà alle idee del mio partito e dopo una campagna elettorale entusiasmante per la città di Varese dove ho radicato molteplici amicizie sincere: tuttavia, se anche tornare in parlamento diventa oggi, per me, una missione impossibile, la mia passione politica, fondata su idee e valori di vita pubblica e privata (come autonomia, tradizione e imprenditorialità) è più forte che mai.

Per voi ci sarò sempre, a prescindere da qualsiasi alchimia. È nei momenti difficili che si misura la tempra di un uomo, e sono convinto che questo tipo di rappresentanza, basato su scelte e considerazioni fatte in segrete stanze, abbia vita breve. Leggo retroscena di Palazzo ma oggi mi interessa solo l’entusiasmo che mi trasmettete e che mi da la giusta carica per ripartire con più coraggio e più passione di prima.

“Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.” (Cit. Sir Winston Churchill).