Bianchi rassicura Forza Italia: «Fidatevi di me. La strategia la decido io»

VARESE – «La strategia la decido io e dovete fidarvi di me. Adesso bisogna vincere e dopo ci mettiamo attorno a un tavolo». Diretto. Matteo Bianchi parla così ai candidati del centrodestra, convocati per una pizzata al Volo a vela di Calcinate del Pesce (ieri, venerdì 8 ottobre).

Parole che il candidato sindaco infila nel suo discorso, ma che suonano come un segnale di rassicurazione a Forza Italia. A quella Forza Italia che ha disertato l’appuntamento e che non ha digerito l’uscita sul vicesindaco donna e moderata che, per identikit, risponde al nome di Daniela Guffanti. E non è un caso che il nervosismo dei berluscones, che si è respirato al mattino durante la conferenza stampa forzista si sia trasformato nell’assenza dei vertici cittadini azzurri. Al Volo a vela mancavano, per dare un segnale, il commissario cittadino Piero Galparoli e il suo vice Domenico Battaglia.

Forza Italia come Ecce Bombo

Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?“, diceva Nanni Moretti in Ecce Bombo. Trattandosi di campagna elettorale, la risposta è una sola: “Si nota di più l’assenza”. Soprattutto se politica, come è stata quella dei due commissari forzisti. Insomma, Matteo Bianchi deve pensare anche a ricucire lo strappo provocato dall’ipotesi Guffanti. E nel suo discorso ai candidati ha già iniziato a farlo.

E a cucire, oltre a Bianchi, ci pensano anche gli uomini di Raffaele Cattaneo. Che rispondono alle domande della stampa sull’ipotesi Guffanti. «Matteo ha fatto la sua proposta – dice Giovani Chiodi, segretario cittadino di Noi con l’Italia – Personalmente penso che un consigliere eletto, per rispetto di chi l’ha votato, dovrebbe rimanere in consiglio. Detto questo credo che quelle sulla giunta siano valutazioni che andranno fatte insieme. Coinvolgendo prima di tutta la lista, e quindi Forza Italia e il Popolo della Famiglia».

Daniela Guffanti presente

Tra i presenti “osservati speciali” c’era anche Daniela Guffanti, ovvero la candidata che per caratteristiche dovrebbe essere la vicesindaco che ha in mente Matteo Bianchi. La quale (che altro dovrebbe fare?) smentisce. O meglio precisa: «Il nostro candidato non ha fatto alcun nome. E solo nel momento in cui verrà fatta la proposta ufficiale la prenderò in considerazione, la valuterò e la condividerò con tutta la lista. Detto questo, sono orgogliosa del risultato ottenuto da Varese con Bianchi sindaco».

E sul possibile derby tra esponenti di Comunione e liberazione innescato dall’ipotesi Guffanti e partendo dal fatto che dalla parte di Davide Galimberti c’è Guido Bonoldi, Daniela Guffanti dice: «Lui ha fatto la sua scelta e ha dato un contributo importante alla sua coalizione. Se sarà assessore sono valutazioni che competono a Galimberti e che credo farà solo dopo il risultato del ballottaggio».

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Bianchi carica la truppa

La sala regala un applauso corale quando Bianchi entra e un’ovazione quando chiude il discorso. Nel mezzo una serie di temi già messi sul tavolo in mattinata da Forza Italia, ma anche la carica: «Noi questo ballottaggio lo vinciamo. Siamo a un passo da Galimberti, basta un ultimo sforzo».