Bilancio 2023-2025, Magnago conferma le imposte comunali. E rilancia le opere

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MAGNAGO – Conferma degli importi per le imposte comunali e un deciso rilancio degli investimenti nelle opere pubbliche. Sono i punti chiave del bilancio di previsione 2023/2025, il primo della nuova legislatura, approvato a Magnago nel consiglio comunale (nella foto) riunitosi ieri, martedì 4 aprile.

«Grazie ad una attenta analisi – sottolineano dalla maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta del sindaco Dario Candiani – siamo riusciti a confermare gli importi di Imu e Irpef. In un mutato contesto economico caratterizzato da un aumento generalizzato del prezzo di beni, servizi e risorse energetiche, anche il nostro Comune ha dovuto fare i conti con un significativo incremento dei costi. In tale situazione, abbiamo scelto di adeguare alcune tariffe per i servizi solo di importi minimali, al fine di non penalizzare oltremodo le famiglie e le associazioni operanti sul territorio».

Cambio di passo sugli investimenti

Il bilancio triennale è poi caratterizzato «in forte discontinuità con il passato» da un rilancio del piano delle opere pubbliche: da qui al 2025 sono previsti diversi interventi in settori quali strade, edifici pubblici, impianti sportivi.

All’ordine del giorno c’erano poi i bilanci previsionali di Azienda Sociale (a cui il Comune di Magnago verserà un contributo pari a 518.000 euro considerata l’importanza dell’ente che opera nei comuni del Castanese in un settore delicato come quello sociale) e di Aspm-Azienda speciale pluriservizi di Magnago: per quest’ultima (che gestisce, tra l’altro, la farmacia comunale) il budget economico «è improntato ai criteri di prudenzialità. L’azienda – spiegano dalla maggioranza – esprime un ottimo andamento e il nuovo cda ha già dato la propria impronta con una seria ricognizione dello stato del polo sanitario, finalizzata al suo rilancio. Dal punto di vista economico l’obiettivo è confermare gli ottimi dati del 2022 in un contesto sanitario mutato».

Per quanto riguarda gli spazi pubblici destinati agli esercizi commerciali, «al fine di scongiurare un notevole aumento dei costi di occupazione del suolo pubblico, dovuti al ritorno alle tariffe standard pre Covid, abbiamo provveduto a modificare il regolamento derogando la tariffa nella misura dell’80%». Infine, sono allo studio importanti campagne di screening sanitario rivolte alla cittadinanza.

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