MALPENSA – Presidio dei lavoratori Blue Panorama questa mattina, 21 dicembre, sotto la sede centrale di Milano della proprietà, il Gruppo Uvet di Luca Patané. Dopo la manifestazione a Malpensa dello scorso 9 dicembre, assistenti di volo, piloti e personale di terra tornano a protestare per chiedere gli stipendi arretrati e garanzie su un futuro sempre più incerto dopo l’ammissione del concordato.
Futuro incerto
«Stiamo parlando di una compagnia con gli aerei a terra, con stipendi arretrati, la cassa integrazione che arriva a spizzichi e bocconi per colpe aziendali e due commissari che non danno alcuna garanzia sulla ripresa delle attività». E’ questo il quadro a tinte fosche dipinto da Ivan Viglietti, segretario nazionale trasporto aereo Uiltrasporti. «In questa situazione l’azionista non si è neppure degnato di ricevere una delegazione dei manifestanti, anche solo per tranquillizzarli». Per questo motivo gridavano in strada: «Vergogna».
In compenso, fanno sapere i lavoratori, ieri una comunicazione interna rendeva noto che sarebbe pronto a subentrare un nuovo azionista per rivelare una parte consistente delle quote societarie. Una notizia che non scalda il cuore: «La Uiltrasporti crede ai fatti», dice Viglietti. «Dai signori di Uvet purtroppo di chiacchiere ne abbiamo sentite troppe».
A un passo dalla Caritas
Dello stesso avviso Riccardo Nucci della Ugl Trasporto aereo: «Sono state fatte innumerevoli promesse, ma la verità è che ci sono famiglie ormai a un passo dal rivolgersi alla Caritas». Il sindacato si scaglia naturalmente contro i vertici della compagnia aerea, ma chiama in causa anche i commissari, Claudio Ferrario e Salvatore Sanzo. «A nostro avviso stanno sottovalutando quando sta accadendo in Blue Panorama. Dicono che ci incontreranno quando i tempi saranno maturi, ma non si rendono conto che dopo sette mesi di ritardo per il Fondo di solidarietà e due mesi di stipendio arretrato ci sono persone sulla soglia della povertà».
Blue Panorama, ok al concordato preventivo. Ma mancano gli stipendi arretrati