ARSAGO SEPRIO – Dario Aprigliano, Chiara Crespi e Alice Zantomio per la scuola secondaria di primo grado. Martina Bottinelli, Riccardo Cosentino, Giulia Demolli, Debora Di Bartolo e Chiara Melone tra gli universitari e gli studenti della secondaria di secondo grado. Questi i giovani meritevoli di Arsago Seprio, premiati con una borsa di studio lo scorso 31 gennaio nella sala consiliare del Comune. Una cerimonia ristretta, ormai le norme anti-Covid non concedono di più, ma comunque in linea con quella che è ormai una lunga tradizione in paese.
Il Comune e la fondazione Pozzi
Il Comune ha premiato i ragazzi che hanno terminato la terza media con un punteggio di nove o dieci, in una scala in decimi. Per gli studenti universitari e i liceali, invece, le borse di studio sono state consegnate dalla fondazione “Silvio Pozzi e consorte Angela Sala”. Nello specifico, il consiglio di amministrazione della fondazione ha messo a disposizione un valore complessivo di 4.100 euro.
La premiazione, generalmente, si svolge prima delle vacanze di Natale. Quest’anno però ci sono state delle proroghe dei tempi, dovute alla crisi Covid. E che hanno anche inciso sul numero dei presenti. Oltre alle famiglie degli studenti minorenni, hanno presenziato il sindaco Fabio Montagnoli, il presidente della Fondazione Piero Teruzzi, l’assessore Veronica Lucchini (Pubblica Istruzione), don Giuseppe Bai e Giordano Veronesi, famigliare del casato Pozzi e già sindaco di Arsago.
«Voi, giovani promesse»
Una ricorrenza ormai, quella della borsa di studio, che ha lo scopo di «premiare gli studenti che si sono distinti per l’ottimo risultato raggiunto nello studio, frutto dell’impegno costante, delle capacità naturali ma anche della forte volontà di imparare», ha sottolineato il primo cittadino. Che ha aggiunto: «Per noi questa manifestazione è un esempio di come la scuola e il territorio possano collaborare, al fine di porre la massima attenzione su di voi, giovani promesse del futuro, per la migliore formazione individuale». Un modo per mettere bene in chiaro il valore della conoscenza, da vivere come un impegno che va «nutrito e coltivato e che deve sempre essere affiancato da sani principi morali», E ha concluso con un augurio ai premiati, quello «di continuare il vostro cammino scolastico e quello della vita, con lo stesso entusiasmo, sacrificio e volontà che avete finora dimostrato».
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