Ospedale Busto, il Covid rallenta Terapia del dolore. «Ma assistiti tutti i pazienti»

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BUSTO ARSIZIONessuno è rimasto in balìa del proprio male. La terapia del dolore dell’ospedale di Busto Arsizio ha garantito tutte le prestazioni in urgenza anche nel difficile anno del Covid. «Il dolore è una malattia e come tale esige una cura attenta e sorvegliata. Il Covid-19 ha stravolto tutto, ma non è riuscito a emarginare i malati con dolore cronico», dicono dal reparto.

Tutti i pazienti sono stati seguiti

La terapia del dolore dell’ospedale di Busto Arsizio, infatti, ha chiuso il 2020 con numeri certamente più contenuti rispetto all’anno precedente ma con un doppio, incontestabile risultato: tutte le urgenze sono state garantite e tutti i pazienti sono stati seguiti e monitorati attraverso la tecnologia, scongiurando così il senso di isolamento imposto dalla pandemia.

Nuova sede

Nel corso del 2020 sono terminati i lavori di restauro del Padiglione Candiani, diventato sede dell’ambulatorio di Terapia del dolore, ma che è rimasto chiuso per due mesi durante la prima ondata Covid e ha riaperto il 19 maggio 2020. «Questo grazie a un grande sforzo di tutta la nostra unità operativa, seppur in maniera più limitata e in accordo con gli standard di sicurezza per l’emergenza pandemica», ha detto la dottoressa Mercedes Lanzilotta, dirigente medico a capo della struttura semplice di Terapia del dolore

I dati raccolti mostrano una effettiva diminuzione della quantità di prestazioni effettuate nel corso del 2020, ma sono state assicurate tutte le visite urgenti e tutte le terapie infiltrative più urgenti. Nello specifico, le prime visite sono state tutte erogate con codice urgente.

Continuità garantita

«Il nostro ambulatorio – continua Lanzilotta – ha garantito una continuità assistenziale ai pazienti affetti da dolore cronico benigno sia per i nostri assistiti, sia per i nuovi accessi che spesso giungevano al nostro ospedale da altri centri di terapia del dolore. Abbiamo registrato un incremento di richieste da pazienti non solo della nostra Asst, ma anche da Centri lombardi, e richieste sono giunte anche da fuori regione.

Cannabis terapeutica

Inoltre, l’utilizzo della cannabis terapeutica per il trattamento dei pazienti con dolore cronico refrattario ai medicinali convenzionali necessita di controlli seriali e rivalutazioni periodiche, «a cui il nostro ambulatorio è riuscito a fronte anche grazie a counselling telefonico e via telematica, con invio di ricette elettroniche e con consegna ad personam per le ricette non dematerializzate». Consulenze telefoniche che hanno interessato una media di 3 pazienti al giorno.

E i progetti futuri?

«Vogliamo incrementare l’attività dell’ambulatorio da 3 a 5 giorni alla settimana, acquistare un ecografo e realizzare il progetto innovativo introducendo la scrambler therapy, ossia una terapia mininvasiva che grazie a una stimolazione con degli elettrodi specifici è in grado di intervenire direttamente sul cervello in modo da indurre un’informazione di non dolore». Un altro degli obiettivi del reparto è implementare l’ossigeno-ozonoterapia, un trattamento con azione antinfiammatoria e antidolorifica, indicato nei pazienti affetti da  lombosciatalgia, lombocruralgia e cervicobrachialgia, dovute a patologie specifiche della colonna vertebrale, quali l’ernia del disco o protrusione discale.

Grazie per il supporto

«Quanto fatto fin qui e quanto si farà è frutto di un imprescindibile lavoro di squadra», ha concluso la dottoressa ringraziando il personale, la direzione e il dottor Covello, «perché con la sua sensibilità ha compreso i nostri sforzi, ai colleghi che non hanno lesinato tempo e fatica e non ultimo ai nostri pazienti nuovi e di lungo corso, che ci hanno dato fiducia e sono sempre stati al nostro fianco».

La terapia del dolore, diretta appunto da Mercedes Lanzilotta, è composta da Alice Frigerio (medico), Elena Lepera (medico), Michelina Taibi (coordinatrice infermieristica), Patrizia Bonarrigo (infermiera), Fernanda De Giovanni (infermiera).

I dati del 2020

Prestazioni gennaio-novembre 2020 n.  1776

Prima visita anestesiologica   n. 471

Visita anestesiologica di controllo   n. 559

Iniezione di anestetico/altri farmaci nel canale vertebrale n. 83

Iniezione di anestetico in nervo periferico n. 52

Iniezione di sostanze terapeutiche nell’articolazione o nel legamento n. 559

Mesoterapia n. 378

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