BUSTO ARSIZIO – Ex Macello di via Pepe ed ex palaghiaccio di Beata Giuliana: avanti con il recupero di due incompiute grazie ai fondi regionali e a quelli del PNRR. La giunta Antonelli, nella seduta straordinaria di questa mattina, 21 luglio, compie altri passi nella direzione della rinascita di due aree strategiche della città che da anni ormai attendono risposte.
Il progetto dell’ex Macello
Nel caso del complesso dell’ex Macello di via Pepe, la giunta ha approvato lo studio di fattibilità realizzato da Agesp Attività Strumentali per la rifunzionalizzazione degli immobili presenti nell’area, per un importo complessivo di 5 milioni 560mila euro. Un progetto che verrà candidato alla manifestazione d’interesse di Regione Lombardia per l’Accordo di Rilancio Economico Sociale e Territoriale (AREST) per l’attrattività e la competitività di territori e imprese e il sostegno all’occupazione.
La proposta di Aslam
Come partner del Comune è stata selezionata tramite avviso pubblico la Cooperativa sociale Aslam, la cui proposta di partenariato pubblico-privato è risultata più interessante rispetto a quella della Fondazione ITS Incom. Aslam già gestisce l’ITS Lombardo Mobilità Sostenibile di Case Nuove e punterebbe ad insediare nell’area dell’ex Macello un Istituto Tecnico Superiore post-diploma legato al tema della logistica sostenibile. Il complesso di via Pepe è già stato interessato da un progetto di riqualificazione finanziato nell’ambito del PNRR.
Avanti col Palaginnastica
La giunta ha anche approvato, come si legge nella nota di Palazzo Gilardoni, «l’accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dello Sport, per la realizzazione del nuovo palaginnastica nell’area dell’ex palaghiaccio di Beata Giuliana». Un passaggio amministrativo necessario per ottenere il finanziamento di 2 milioni e 500mila euro, concesso nell’ambito del bando PNRR per gli impianti sportivi. La giunta ha approvato anche la modifica al cronoprogramma relativo ai tempi di realizzazione dell’intervento. Ci sarà da correre: in base all’accordo, infatti, i lavori devono essere aggiudicati entro il 31 marzo 2023 e terminati entro e non oltre il 31 gennaio 2026».