La beffa: Busto perde il bando regionale sulla sicurezza per 10 minuti

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BUSTO ARSIZIO – Un finanziamento sfumato per una manciata di minuti. Dieci per l’esattezza. Che però hanno pesato più del progetto complessivo sulla sicurezza, il cui valore è stato riconosciuto e premiato con il massimo dei punteggi. Ma tutto ciò non è stato sufficiente per portare a casa i 40 mila di euro di trasferimenti del bando di Regione Lombardia finalizzato all’implementazione della video sorveglianza.

Niente soldi, ma non è una bocciatura

Il progetto di implementazione del sistema di video sorveglianza presentato dall’amministrazione non porterà benefici economici in città. Ma le azioni predisposte per ottenere lo stanziamento di 40 mila euro sui 70 complessivi del bando non sono state bocciate in sede di valutazione. Anzi, al contrario. Sono state valutate con punteggi molti alti. Tranne nel punto più premiante per questo bando, ovvero quello delle ore di servizio quotidiano. Il bando, infatti, prevedeva che il monte ore complessivo dovesse essere di 12 ore al giorno per 7 giorni la settimana. Parametro che a Busto risulta “sballato” per 10 minuti, poiché dall’organizzazione oraria della polizia locale, prevista e decisa sulla base di accordi sindacali decentrati, gli agenti bustocchi coprono, su tre turni (tranne la domenica che sono due), 11 ore e 50 minuti al giorno. Questo nel rispetto delle 35 ore lavorative settimanali stabiliti per legge.

«Non essere riusciti a portare a casa il bando per questo dettaglio è una cosa che mi fa molto arrabbiare – spiega l’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora – Tanto più che per tutti gli altri parametri eravamo in cima alla graduatoria. E’ solo una questione di calcolo, poiché nella realtà dei fatti i nostri agenti coprono ogni giorno una fascia oraria molto ampia. Insomma un lavoro straordinario in tutti i sensi quello della nostra polizia locale. Si tenga poi conto che questo bando ha privilegiato i comuni più piccoli, ciò significa che a parità di punteggio, Busto sarebbe stata comunque penalizzata».

Nulla è perso

«Inoltre – continua Rogora – non essendo stato bocciato il nostro progetto significa che è in graduatoria e quindi potenzialmente ancora finanziabile. E’ chiaro che quel finanziamento sarebbe stato importante per migliorare la nostra rete di video sorveglianza. Si tenga conto però che Busto può già contare su un sistema avanzato. Certo con quel progetto l’avremmo potenziato. Ma non ho perso la speranza di poterlo realizzare magari trovando soldi in bilancio. So che anche il sindaco è molto attento all’argomento sicurezza».

 

 

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