BUSTO ARSIZIO – A gennaio 2020 entrerà finalmente in funzione la nuova caserma dei Carabinieri di via Bellini. Eseguiti i lavori di manutenzione, sono in corso quelli per arredare i locali dell’edificio inutilizzato dal 2005. In gennaio sono in programma il trasloco e l’inaugurazione della nuova sede per l’Arma. Spazi adeguati per i militari che vegliano sulla sicurezza dei cittadini, dopo quelli concessi al commissariato di Polizia in via Ugo Foscolo. E un’incompiuta in meno nel lungo elenco accumulato dalla Città.
Pronti per il trasloco
A luglio, alla presenza dell’allora sottosegretario agli Interni Stefano Candiani, erano state apposte tutte le firme necessarie sul contratto d’affitto per l’utilizzo dell’immobile di via Bellini. Ultimo atto ufficiale per poter dare finalmente il via libera al trasloco dei militari dell’Arma dall’angusta sede di piazza 25 Aprile. Ora i lavori di manutenzione e le sistemazioni che si erano rese necessari dopo tanti anni di inutilizzo, a cura di Agesp Attività Strumentali, sono stati eseguiti, mentre sono in corso quelli per arredare gli spazi che ormai da quasi 15 anni attendono di essere occupati. A quel punto, nel prossimo mese di gennaio, potrà essere completato il trasloco e la nuova caserma entrerà finalmente in funzione. Con un’inaugurazione che sarà degna della lunga attesa.
Incompiuta da 14 anni
La caserma di via Bellini è una delle incompiute storiche della città che finalmente si avvia verso una soluzione definitiva. Da quando fu edificato, tra il 2001 e il 2005 a cura della società Edilteco (subentrata alla Firex, che aveva originariamente stipulato un accordo con il Ministero per la realizzazione dello stabile e che aveva ottenuto l’area in diritto di superficie dal Comune di Busto Arsizio), quell’edificio ne ha viste passare di tutti i colori. Polemiche politiche e innumerevoli discussioni in consiglio comunale, controversie legali, blitz di Striscia la Notizia. In quella che ormai era conosciuta come la “caserma-fantasma”. Fino a che il sindaco Emanuele Antonelli non ha deciso di prendere di petto la situazione per trovare un accordo con il liquidatore della Edilteco, che ha consentito al Comune di entrare in possesso della caserma, poi affittata al Ministero degli Interni, anche grazie all’impegno del senatore Stefano Candiani quando era al Viminale, per dare finalmente una degna collocazione ai militari dell’Arma in servizio in città.