Busto dal Prefetto per blindare il centro contro le baby gang: «Controlli e multe»

L'area verde tra l'ex carcere e la Biblioteca in una foto di lunedì mattina, 22 febbraio

BUSTO ARSIZIO – Centro ostaggio delle “bande” di giovani fuori controllo, Busto non vuole più ritrovarsi nella situazione della scorsa estate e chiede aiuto al Prefetto: stamattina, 25 febbraio, si è riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e il sindaco Emanuele Antonelli ha chiesto «più uomini e mezzi» per i controlli contro vandalismi e violenza. Già nei prossimi giorni si riunirà un tavolo tecnico con le forze dell’ordine per programmare interventi mirati e costanti di controllo del territorio, in coordinamento con la Polizia locale. E l’assessore alla sicurezza Massimo Rogora annuncia: «I nostri agenti non hanno compiti di ordine pubblico, ma intensificheranno controlli e multe per chi sporca, si assembra o non usa la mascherina. Siamo pronto anche a provvedimenti più duri».

Il summit

«In vista della bella stagione era importante far presente con anticipo che la Città di Busto ha la necessità di attivare delle strategie per prevenire gli episodi di vandalismo e violenza giovanile che purtroppo hanno funestato la scorsa estate»: questi i motivi per cui il sindaco Emanuele Antonelli ha chiesto al prefetto di Varese Dario Caputo la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è svolto questa mattina in modalità virtuale. «Una città grande e ricca di opportunità come la nostra – ha rimarcato il primo cittadino – rappresenta un punto di riferimento per un territorio ampio, purtroppo anche per i tanti giovani che non rispettano il bene pubblico, né riescono a rendersi conto che i loro comportamenti hanno un impatto negativo sul quieto vivere, sull’ordine e sul decoro cittadino, sulla percezione di sicurezza».

I partecipanti

Erano presenti, oltre al prefetto Caputo, il neo-questore Michele Morelli, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gianluca Piasentin, il comandante provinciale  della Guardia di Finanza, generale Marco Lainati, e il comandante della Polizia locale di Varese, Matteo Ferrario, che si sono confrontati con il sindaco Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli, l’assessore alla sicurezza Massimo Rogora e il comandante della Polizia locale Claudio Vegetti. Collegato anche un rappresentante dei residenti di piazza Vittorio Emanuele, al centro delle cronache nel corso dell’estate.

I “luoghi sensibili”

Ed è proprio la piazza inaugurata due anni fa, insieme alla zona dell’ex carcere di via Borroni, vicino al polo culturale e alla Biblioteca, uno dei luoghi sensibili su cui focalizzare i controlli. Lo ha fatto notare la vicesindaco Maffioli, citando episodi avvenuti la scorsa estate: «È impensabile che un cittadino che partecipa ad un evento possa temere per la sua incolumità, come è capitato l’anno scorso. Né si può pensare di rinunciare all’offerta culturale, visto che la cultura può costituire un elemento di riparazione per le ferite che in quest’ultimo periodo abbiamo tutti dovuto subire».

Le “bande” di ragazzini

«Il centro deve essere un posto bello e sicuro, non può essere ostaggio di gruppi di ragazzini di 16-17 anni, che non rispettano la divisa, ma addirittura la “affrontano”. Non è tollerabile» sottolinea l’assessore Max Rogora. «La Polizia locale c’è, ma i nostri agenti non sono attrezzati per andare da soli in mezzo a questi gruppi che si radunano nelle piazze, senza neanche uno sfollagente in dotazione visto che non possono usarlo. Serve coordinamento con le altre forze dell’ordine per intervenire in modo sinergico e iniziare a far rispettare la legge. Inizieremo a multare per il decoro, per gli assembramenti e per le mascherine».

Più uomini e mezzi

«Ho riscontrato da parte di tutti i partecipanti una grande attenzione ai bisogni di sicurezza che Busto manifesta» sottolinea il sindaco Emanuele Antonelli, che ha elencato le zone più critiche da tenere sotto controllo e, apprezzando l’impegno delle forze dell’ordine, invocato «un maggior numero di uomini e di mezzi sul territorio». Almeno come a Varese: «Abbiamo chiesto che Busto venga trattata per la città che è, quella con più abitanti in Provincia e la sesta in Lombardia – spiega il sindaco – prefetto e forze dell’ordine erano al corrente della situazione e già da domani ci saranno maggiori interventi».

La prevenzione

In scia con le iniziative avviate la scorsa estate, in sinergia con gli assessorati all’educazione e all’inclusione sociale, la vicesindaco Manuela Maffioli ha posto l’accento sul ruolo della «prevenzione», su cui Busto sta dando «un importante contributo», a fianco della repressione in capo alle forze dell’ordine. «Insieme stiamo lavorando per partecipare a bandi che permettano di avviare progetti con le cooperative che si occupano delle problematiche giovanili» annuncia Maffioli. Inoltre i bandi di rigenerazione urbana punteranno sugli «spazi da destinare ai giovani e alla cultura, luoghi in cui svolgere attività che colmino la povertà educativa e culturale».

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