Borri, Conventino, Villa Radetzky: Busto mira ai bandi per sbloccare le incompiute

Dall'alto a sinistra, in senso orario: ex Borri, Villa Radetzky, sala polivalente di via Magenta e Conventino di via Matteotti

BUSTO ARSIZIO – L’obiettivo è ambizioso: dare nuova vita alle incompiute storiche della città, a partire da quella più emblematica di tutte, l’ex calzaturificio Borri, ma anche il “Conventino” di via Matteotti e la cosiddetta Villa Radetzky di via Lualdi. Lo strumento c’è, ed è il bando nazionale per la rigenerazione urbana, che mette a disposizione oltre 850 milioni di euro non solo per i capoluoghi (come a suo tempo il bando per le periferie) ma anche per le città con più di 60mila abitanti, come Busto Arsizio.

La task force

È proprio per studiare la partecipazione a questo bando, e ad altri che sono attualmente disponibili sia a livello nazionale che regionale su diversi ambiti, che oggi a Palazzo Gilardoni il sindaco Emanuele Antonelli ha convocato i tecnici comunali e gli assessori competenti, Paola Magugliani per l’attrazione risorse e Giorgio Mariani per l’urbanistica e il patrimonio. L’intenzione emersa è quella di mettere a punto «una serie di progetti per il recupero e la valorizzazione degli immobili di proprietà comunale bisognosi di ristrutturazione e valorizzazione», come sintetizza l’assessore Magugliani.

I progetti

L’idea è di affidarsi ad un progettista esterno per mettere a punto dei piani di recupero che siano in grado di soddisfare i requisiti dei bandi. Vorrà dire decidere le destinazioni dei singoli immobili. In particolare quella dell’ex Borri, dove si spazia dall’ambiziosa “International school” di Acof al mix tra uffici comunali (anagrafe e servizi sociali) e spazi da affittare ai privati o alle startup. Per il “Conventino”, la cui prima fase di messa in sicurezza è già finanziata da Soceba nell’ambito del piano di piazza Vittorio Emanuele, l’idea rimane quella di ricavare spazi culturali, botteghe e caffè letterario, mentre Villa Radetzky dovrebbe avere una destinazione di tipo culturale. Tra i progetti da candidare ai bandi anche la riattivazione della sala polivalente di via Magenta (quella sotto il complesso Aler, mai utilizzata), che deve essere ritinteggiata e rinnovata dal punto di vista della strumentazione tecnologica, e la riqualificazione del parco dietro all’ex Borri.

«Intercettare risorse, come per le scuole»

«Ci sono una serie di opportunità, sia in ambito statale che regionale, e abbiamo intenzione di candidare le nostre incompiute – fa sapere l’assessore al bilancio, con delega all’attrazione risorse, Paola Magugliani (nella foto) – rinnoveremo i progetti esistenti e ne faremo di nuovi, con la consapevolezza che si lavorerà fino all’ultimo giorno del mandato per cercare di far arrivare più soldi possibile al Comune grazie ai bandi». Il modello da seguire è quello dei progetti per la riqualificazione delle scuole, su cui Busto, rimarca l’assessore, «ha intercettato risorse ingenti negli ultimi anni». Si tratta di una «progettualità a lungo termine, trasversale a diversi settori e assessorati», la cui concretizzazione «non sarà immediata – sottolinea Magugliani – ma è importante progettare per gli anni a venire, per essere pronti a cogliere le occasioni che si presenteranno».

busto arsizio borri conventino radetzky – MALPENSA24