Busto, dall’Urbanistica al Commercio: verrà spostata la dirigente indagata

busto lega antonelli giunta

BUSTO ARSIZIO – Verrà spostata ad altro incarico. La dirigente di Palazzo Gilardoni Michela Brambilla, indagata nell’inchiesta Mensa dei poveri, da settimana prossima lascerà la guida del settore Urbanistica. E le verranno affidati il Suap (in sostanza il Commercio) e manterrà il Patrimonio e l’edilizia privata. La notizia è stata annunciata ieri sera, venerdì 12 giugno, dal sindaco Emanuele Antonelli durante la commissione Affari generali che si è tenuta a porte chiuse sul caso Brambilla.

Rotazione e spacchettamento

Lo spostamento della dirigente era nell’aria. E per una settimana a Palazzo Gilardoni hanno lavorato per costruire un percorso. Che giorno dopo giorno è mutato rispetto a quanto pensato all’inizio. Già perché a quanto pare la prima indicazione sarebbe stata quella di uno scambio secco tra i settori seguiti dalla Brambilla e quelli di competenza dirigenziale di Erasmo Nocco, che a quel punto avrebbe lasciato i Lavori pubblici per prendere l’Urbanistica.

Nel corso della settimana invece le riflessioni hanno portato a impostare una rotazione più articolata e che ha previsto uno spacchettamento. Annunciato ieri dal primo cittadino, il quale ha giustamente ricordato che una persona è innocente fino a prova contraria, ha ricostruito tutta la vicenda che ha visto al centro la sua dirigente, compreso il passaggio in Provincia e ha confermato la sua fiducia in Monica Brambilla. La quale però dovrà lasciare l’Urbanistica per occuparsi di Suap e Commercio. Al suo posto arriverà Erasmo Nocco che manterrà anche i Lavori pubblici.

Le risposte del sindaco sulla questione Brambilla e la notizia dello spostamento sono arrivate poiché all’ordine del giorno della commissione vi era l’interrogazione del Partito Democratico nella quale in sostanza si chiedeva di valutare lo spostamento della dirigente dopo quanto emerso dalla notifica di chiusura indagini della mensa dei poveri.

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Sabba non si tocca

Sempre a porte a chiuse e sempre nel corso delle commissioni che si sono tenute ieri in forma accorpata e in streaming. è stata discussa (anche questo a porte chiuse) la posizione di Matteo Sabba in qualità di presidente del Duc e a seguito della manifestazione abusiva. Una discussione piuttosto rapida rispetto al polverone sollevato sulla presenza in qualità di organizzatore della protesta ritenuta da buona parte della politica (anche di maggioranza) fuori luogo. E sulla quale il sindaco ha messo il suo sigillo: “Sabba non si tocca. Sta lavorando bene da presidente del Duc e continua ad avere la mia fiducia».

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