BUSTO ARSIZIO – Porta d’ingresso rotta da 10 giorni. Obliteratrice non funzionante da 15. «Pendolari costretti a stare in piedi al freddo nella speranza che i treni siano puntuali causa rimozione o inagibilità delle panchine». Il tema è sempre lo stesso: «Il degrado in cui versa da oltre 15 anni la stazione delle Ferrovie dello Stato di Busto Arsizio». A sollevare, anzi risollevare, il problema sono i pendolari che ogni giorno frequentano piazza Volontari della Libertà e chi, in stazione, ha delle attività.
Degrado da 15 anni
«Per quanto riguarda la porta rotta – spiegano – Per valutare il problema sono stati chiamati tre tecnici. Un’ora per capire come trovare una soluzione. Poi basta: la porta è ancora rotta». Negli anni le segnalazioni sono stati molteplici: bagni vandalizzati. Bagni risistemati ma tenuti chiusi a chiave per evitare il ritorno dei teppisti. «Peccato fossero inaccessibili agli utenti, che di poter accedere a un servizio igienico in una stazione all’occorrenza hanno diritto».
Il biglietto da visita di Busto
Danneggiamenti, presenza di prostitute o clochard che dormono o bivaccano in sala d’attesa. Decine di segnalazioni relative l’abbandono di siringhe, episodi di violenza e aggressioni. «Una situazione che va avanti da anni – spiegano i pendolari – Senza contare l’abbandono di rifiuti, l’incuria che caratterizza i sostegni per le biciclette, e il fatto che in parecchi utilizzino il piazzale come un Wc. Probabilmente saremo ignorati anche questa volta. Ma noi continueremo a segnalare. Meritiamo un servizio migliore. E Busto Arsizio merita un biglietto da visita più decoroso».
Degrado e violenza alla stazione centrale di Busto. Cerini (M5S): «E Rogora che fa?»