BUSTO ARSIZIO – Obbiettivo raggiunto. L’edizione 2019 della festa degli Alpini promossa dal gruppo di Busto Arsizio delle Penne Nere è stata un successo. E del resto bastava essere al Museo del Tessilo nella mattinata di oggi, domenica 29 settembre (giorno conclusivo della “raduno”) per rendersene conto. La coda per gustare il “rancio” alpino arrivava a metà del piazzale già dalle 12.15.
Dietro questi uomini ci sono amore e sacrificio
E cosa più importante l’obbiettivo benefico della festa è stato raggiunto. Quest’anno, infatti, il ricavato dell’evento sarà destinato all’acquisto di un defibrillatore da donare alla nuova caserma dei carabinieri, finalmente consegnata all’Arma e vicina di casa delle Penne Nere bustocche. «Dall’alto dei nostri “monti” osserviamo sempre quel che succede sul territorio, valutiamo le esigenze e agiamo di conseguenza – aveva spiegato il capogruppo Franco Montalto – visto che finalmente la nuova Caserma sta per aprire, ci è sembrato giusto poterla dotare di un’attrezzatura salvavita come il defibrillatore, che oggi non è presente». E così sarà. E questa è soltanto una delle campagne benefiche che vede le Penne Nere in prima linea. E del resto, come ha detto oggi il Prevosto monsignor Severino Pagani «Dietro queste bandiere – e ha indicato i tricolori retti dagli alpini durante la messa celebrata alle 11.30 di oggi – C’è un mare d’amore. C’è un mare di sacrificio. E tutti noi siamo figlia grati di questo amore e di questo sacrificio». Il prossimo appuntamento è invece natalizio. Perché il ricavato dell’ormai immancabile vendita di panettoni e pandori degli alpini sarà destinato all’acquisto di apparecchiature mediche specialistiche per il reparto di neonatologia e pediatria dell’ospedale di Saronno, per il reparto di audiovestibologia pediatrica dell’ospedale di Varese e per il servizio di riabilitazione neuromotoria dell’ospedale di Cittiglio.
