Busto, guardia medica rifiuta la visita: «Vada al Pronto Soccorso». Denunciata

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BUSTO ARSIZIO –  Guardia medica denunciata per minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. La donna, la dottoressa, ha 54 anni e risiede a Busto Arsizio. Il fatto è accaduto in un comune al nord della provincia.  Stando a quanto denunciato ai carabinieri, che stanno seguendo il caso, la donna lo scorso 9 dicembre non soltanto si sarebbe rifiutata di visitare un paziente, una guardia giurata di 47 anni, di Morazzone, che aveva una semplice influenza, ma avrebbe minacciato il collega che si era offerto di farlo al posto suo.

Avrebbe detto al collega di non visitare il paziente

Stando a quanto raccolto dai carabinieri questa non sarebbe nemmeno la prima volta che il medico indirizzava i pazienti al pronto soccorso per non volerli visitare. .In diverse occasioni la dottoressa avrebbe indirizzato, anche in malo modo, i suoi pazienti al pronto soccorso. E lo scorso 9 dicembre ci sarebbe anche stata una discussione tra il pronto soccorso  dell’ospedale di Varese e la dottoressa in questione. Inviare pazienti in ospedale, non in emergenza, e questa stando al paziente stesso non era di certo un’urgenza trattandosi di un virus influenzale curabile con una semplice ricetta. In tutto quanto 10, 20 minuti di lavoro? Una visita, la diagnosi la ricetta. E del resto la guardia medica esiste proprio per questo. Tanto che i dirigenti generali delle Asst consigliano proprio questo: rivolgersi al medico di base, oppure alla guardia medica o al limite al 112 prima di andare in pronto soccorso intasandolo per casi non urgenti. Il paziente in questo caso avrebbe responsabilmente seguito l’esatto iter. La dottoressa, stando a quanto denunciato dalla guardia giurata, non soltanto avrebbe fatto attendere il paziente per oltre un’ora senza ragione stando ai testimoni, ma avrebbe cercato di allontanarlo. Di mandarlo via. Nonostante il collega si sarebbe offerto di visitarlo al suo posto. “Fatti i fatti tuoi, lascia stare”. Questo avrebbe detto il medico minacciando il collega che voleva risolvere la situazione. “Mandalo al pronto soccorso”. Ci sarebbero state anche delle minacce, quando il collega, obbiettando, si sarebbe di nuovo offerto di visitare il paziente. L’uomo alla fine è stato visitato, ma soltanto dopo che i carabinieri sono arrivati sul posto. La dottoressa è al momento indagata a piede libero per minaccia a pubblico ufficiale, il collega al quale avrebbe detto di non visitare la guardia giurata, e interruzione di pubblico servizio, visto che lei stessa si sarebbe rifiutata di farlo inviandolo in pronto soccorso.

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