Francesca Piovesan e i finalisti del premio Cramum: a Busto la mostra “Eroi?”

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BUSTO ARSIZIO – Reti, tra i principali player italiani nel settore dell’It Consulting, specializzata nei servizi di System Integration, B Corp e società benefit quotata su Euronext Growth Milan, ospiterà al proprio Campus a Busto “Eroi?”, mostra internazionale di Cramum, prestigioso premio dedicato alle giovani promesse dell’arte contemporanea in Italia, da gennaio fino al 30 maggio. L’inaugurazione, aperta al pubblico (su prenotazione, fino a esaurimento posti, su Eventbrite), si terrà tra un mese, venerdì 19, alle 18.

Gli artisti finalisti della decima edizione

La mostra, curata da Sabino Maria Frassà, si potrà visitare gratuitamente ed è stata concepita come una riflessione corale sul ruolo e sulla definizione dell’eroe nella cultura contemporanea, ovvero su come l’essere umano si stia rappresentando e raccontando anche attraverso l’arte. Come annunciato oggi, martedì 19 dicembre, l’esposizione verrà ospitata, seppure separata, dalla collezione d’arte costituita da Ilenia e Bruno Paneghini, fondatore e presidente di Reti S.p.A.. Al fianco delle opere di Francesca Piovesan, maestra del “frammento”, sarà possibile ammirare i lavori dei dieci artisti finalisti della decima edizione del premio Cramum: Enrico Antonello, Mattia Barbieri, Giulio Boccardi, Gisella Chaudry, Edson Luli, Simone Mazzoleni, Monica Mazzone, Guido Mitidieri, Caterina Roppo e Betty Salluce.

«Un punto di convergenza per esplorare nuovi orizzonti»

«Siamo orgogliosi di ospitare le opere di queste giovani promesse del panorama artistico contemporaneo – ha dichiarato Paneghini, presidente e amministratore delegato di Reti S.p.A. – arricchendo così ulteriormente gli spazi del Campus e il territorio. Sarà, infatti, un’occasione per farle vivere attraverso la contemplazione e la libera interpretazione del pubblico, invitandolo a inediti e stimolanti spunti di riflessione. Il premio Cramum – ha proseguito Paneghini – è un’eccellenza da promuovere e valorizzare, un punto di convergenza per esplorare nuovi orizzonti, oltre i territori intangibili dell’arte contemporanea».

La giuria

In occasione dell’inaugurazione, inoltre, verrà proclamato/a il/la vincitore/vincitrice del premio, votato da una giuria di eccellenza: Marzia Apice, Valentina Ardia, Elsa Barbieri, Loredana Barillaro, Letizia Cariello, Giuseppe Casarotto, Jacqueline Ceresoli, Carolina Conforti, Paola Coppola, Camilla Delpero, Alberto Di Fabio, Riccardo Fausone, Raffaella Ferrari, Antonio Frassà, Rosella Ghezzi, Pier Luigi Gibelli, Gian Luca Granziera, Maddalena Labricciosa, Veronica Lempi, Andrea Lesina, H. H. Lim, Claudio Marenzi, Andrea Margaritelli, Ilaria Mauri, Franco Mazzucchelli, Marco Miglio, Fulvio Morella, Annapaola Negri-Clementi, Arianna Panarella, Ilenia e Bruno Paneghini, Federico Pazzagli, Mauro Perosin, Francois-Laurent Renet, Giulia Ronchi, Elisabetta Roncati, Alessandro Scarano, Carolina Trabattoni, Massimiliano Tonelli, Valeria Vaselli, Maurizio Zanella, Emanuela Zanon e Paolo Ziotti.

Protagonisti i limiti e le debolezze dell’essere umano

Dalla mostra e dal premio nasce, inoltre, una pubblicazione, “Eroi & Sopravvissuti – Chi è l’eroe?”, che ha completato il progetto culturale e artistico. Come ha spiegato il curatore Sabino Maria Frassà, «da questo percorso che Cramum ha avviato con Reti S.p.A. emerge chiaramente che la cultura e l’arte contemporanea non possano che avere per protagonista i limiti e le stesse debolezze dell’essere umano, sublimate in un processo non agiografico ma catartico attraverso l’arte e, in generale, il pensiero creativo. L’arte contemporanea – ha aggiunto Frassà – non ha più lontani eroi da raccontare e tramandare. È essa stessa l’unica forma di eroismo possibile e accettabile nella misura in cui è frutto della nostra natura – finita e infinita al tempo stesso – di quel corale ingegno umano che a tratti vede – o meglio riesce a intravedere – al di là dei propri limiti».

Valorizzare i maestri dell’arte contemporanea

Cramum è un progetto non profit che dal 2012 sostiene le eccellenze artistiche in Italia e nel mondo. Il nome è stato scelto proprio perché significa “crema”, la parte migliore (del latte) in latino, lingua da cui deriva l’italiano e su cui si è plasmata la nostra cultura. L’iniziativa promuove attivamente mostre e progetti culturali volti a valorizzare maestri dell’arte contemporanea non ancora noti al grande pubblico, sebbene affermati nel loro ambito. Dal 2014, sotto la direzione artistica di Frassà, Cramum ha intrapreso con successo un piano di sviluppo di progetti di Corporate Social Responsibility in ambito artistico con numerose aziende, tra cui Grandi Stazioni e Gaggenau. Nel 2015 ha ottenuto, tra i diversi riconoscimenti, anche la medaglia del presidente della Repubblica Italiana; dal 2013 promuove l’omonimo premio per giovani artisti che nella sua nona edizione è stato vinto da nomi del calibro di Matteo Fato, Francesca Piovesan e Giulia Manfredi.

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