Varese, bilancio: 3 milioni di ristorni frontalieri su asfalti e manutenzioni

VARESE – Asfalti, ma anche manutenzione delle strade lapidee (tipo corso Matteotti), rifacimento della segnaletica, interventi sui viadotti. Per un totale di oltre 3 milioni di euro. Fondi che entreranno nelle casse di Palazzo Estense grazie ai ristorni frontalieri. E’ questo l’emendamento più corposo presentato in sede di approvazione di bilancio da tutta la maggioranza e approvato con l’astensione delle opposizioni.

Bilancio a un passo dall’approvazione

Una cinquantina gli emendamenti presentati nel consiglio di questa sera (martedì 19 dicembre), la quasi totalità firmati dalle minoranze e falcidiati dalla maggioranza. Salvo qualche eccezione: uno sul contributo di 10 mila euro agli oratori; l’altro (bocciato nei numeri ma non nella sostanza) sulla Varese capitale degli e-games. Entrambi presentati dal consigliere del Polo delle libertà Luca Boldetti. Unanimità sulla richiesta di istituire un servizio bus per la scuola Baracca; sulla la sepoltura dei cani e sul posizionamento delle panchine alle fermate del bus, ove possibile.

I ristorni frontalieri sulle strade

E’ stato il capogruppo del Pd Giacomo Fisco a presentare l’emendamento “pesante”. «Emendamento storico per la nostra città, sottoscritto da tutta la maggioranza e dal valore economico di 3 milioni e mezzo di euro. Fondi derivanti dal ristorno dei frontalieri. Risorse che per la prima volta arriveranno nelle casse comunali e permetteranno di realizzare tutta una serie di interventi di manutenzione».

Con il sindaco Galimberti che ha aggiunto: «Abbiamo saputo intercettare un percorso politico portato avanti dai parlamentari del nostro territorio (qui Galimberti cita anche il leghista Matteo Bianchi ndr). Un’iniziativa partita dal basso e che consentirà di portare nelle casse comunali risorsi che investiremo sia a livello infrastrutturale che in termini di servizi per la città, ma anche per chi va oltre frontiera a lavorare. Inoltre con questo emendamento potremo fare di nuovo manutenzione e utilizzare gli oneri per nuovi investimenti in città».

Astensione di principio

Matteo Bianchi all’emendamento numero 38, quello appunto sui ristorni, ha preso la parola. Sia per puntualizzare il lavoro fatto sulla normativa dei ristorni (alla quale ha lavorato durante il suo mandato di deputato) sia per puntualizzare il motivo dell’astensione. «Bene che il consiglio discuta e si confronti su quali opere realizzare, però è anche vero che le premesse fatte lasciano intendere che in passato le amministrazioni non hanno effettuato manutenzioni per negligenza, quando invece anche la maggioranza sa che non è esattamente così». Con Stefano Angei che per rimarcare il ruolo del ministro Giorgetti, del governatore Fontana e dei parlamentari leghisti ha sacrificato il suo voto di astensione optando per l’uscita dall’aula al momento del voto.

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