Busto, “Noi del Tosi” smentisce Antonelli: «Nessun screzio con la preside»

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BUSTO ARSIZIO – «Nessuna incomprensione con la preside. Tanto che siamo rimasti sorpresi di essere stati “citati” nella lettera che il presidente della Provincia ha scritto al dirigente scolastico provinciale Giuseppe Carcano e al ministro Lucia Azzolina». Parole, quelle della presidente dell’associazione “Noi del Tosi” Vanna Colombo Bolla, che smentiscono la ricostruzione fatta da Emanuele Antonelli nella lettera da lui stesso firmata nell’ambito della querelle con la dirigente Amanda Ferrario.

Nell’angolo

Nella lettera il presidente della Provincia, seppur in forma dubitativa, ha sostenuto che la dirigente vede con fastidio i membri dell’associazione legata alla scuola, al punto che li avrebbe anche allontanati.

Ci viene il dubbio – si legge –  tuttavia, che sia la dottoressa Amanda Ferrario ad avere idee differenti da tutti gli altri soggetti interessati, non solo dirigenti delle scuole del Territorio, ma anche da coloro che hanno contribuito decisivamente a portare l’ITE Tosi ai livelli di eccellenza che oggi può vantare, come per esempio gli associati di “Noi del Tosi”, visti addirittura con fastidio dalla professoressa che, se non fosse che la scuola è proprietà della Provincia di Varese, li avrebbe già allontanati dai locali occupati lecitamente e a pieno titolo…

Una lettura che però viene smentita da Vanna Colombo Bolla, la quale spiega che «la difficoltà nell’utilizzare gli spazi che abbiamo all’interno dell’istituto erano legati all’emergenza sanitaria e alle restrizioni in essere. La scuola, infatti, era chiusa per i ragazzi ma anche per noi. Non c’è stata alcuna incomprensione con la preside, tanto che la questione è stata risolta all’ultimo direttivo che abbiamo tenuto». E la presidente di Noi del Tosi si dice anche stupita di aver ricevuto per conoscenza la missiva.

Amanda Ferrario riapre al dialogo

La dirigente scolastica di fronte ai nuovi attacchi però non fa una piega: conferma la disponibilità a dialogo e ribadisce la necessità di trovare una soluzione. Al momento mai prospettata da parte da parte della Provincia dopo il “no” farcito di polemiche.

Ecco la lettera che Amanda Ferrario ha scritto e concluso con le parole di Gianni Rodari, cantate poi da Sergio Endrigo, che in maniera sintetica e inequivocabile riassumono il nocciolo della vicenda: “Per fare un tavolo ci vuole il legno”.

sorprende – e molto – leggere questa ennesima missiva da parte dei delegati della Provincia di Varese e soprattutto sorprendono i toni. Come già spiegato innumerevoli volte, il mio compito è quello di dirigere un istituto e garantire il successo formativo degli studenti.

A tal proposito, infatti, ho richiesto un appuntamento al presidente di Provincia diversi giorni fa telefonando alla sua segreteria. Per tutta risposta mi è stato detto di scrivere via mail le richieste di adattamento edilizio proposte, cosa che ho fatto…

Ribadisco invece, con fermezza e semplicità, la necessità di intervenire tempestivamente e tutti insieme per permettere l’apertura dell’anno scolastico in condizioni di sicurezza e sostenibilità…

Non ha nessun senso utilizzare il proprio eloquio – più o meno liberamente – scagliandosi in sterili invettive che non fanno altro che alimentare vacue polemiche. Non raccolgo quindi le provocazioni e gli sfoghi che – mi auguro – siano serviti a far placare i bollenti spiriti (retaggio forse di fuochi fatui non ancora sopiti) e invece auspico – da giorni ormai – un confronto costruttivo, tempestivo e celere.

Perché settembre è domani, questo lo ripeto con vigore. A settembre i nostri studenti – non solo quelli del Tosi, ma tutti gli studenti del territorio nazionale – dovranno rientrare a scuola e avranno diritto al maggior tempo possibile da passare sui banchi. Al Tosi, nella scuola che io dirigo e che – con la collaborazione di tutti – rappresenta un’eccellenza per il Paese, come si è visto anche in questi mesi di didattica a distanza, abbiamo un problema serio di spazi. E dobbiamo risolvere…

Ho fatto presente il problema al presidente della Provincia a fine maggio, l’ho ribadito ai primi di giugno, l’ho risollecitato la scorsa settimana e lo riporto ancora all’attenzione di tutti. Io sono pronta a fare, ma signori miei, per fare un tavolo ci vuole il legno.

“Mai ho espresso giudizi negativi sulla preside Ferrario”

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