Ite Tosi: Antonelli attacca la preside, scrive al ministro, ma non dà soluzioni

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Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – Il sindaco e presidente della Provincia butta benzina sul fuoco della questione Ite Tosi. E ora che è divampato l’incendio punta di nuovo il dito sulla preside Amanda Ferrario. Rea di aver presentato un progetto di manutenzioni per trovare maggiori spazi e di aver chiesto, dopo il “no” secco di Emanuele Antonelli, indicazioni alternative per poter intervenire per tempo. Tanto più che i soldi per i lavori sono già nelle disponibilità dell’istituto. Insomma, il primo cittadino continua a fomentare il cinema, ma sulle richieste “anti Covid” della dirigente scolastica non dà soluzioni.

E’ scontro istituzionale sul Tosi

Dopo la replica di Amanda Ferrario, attaccata da Antonelli in consiglio comunale, e già precedentemente accusata dallo stesso sindaco poiché consigliera del ministro Azzolina, il numero uno di Palazzo Gilardoni e Villa Recalcati scrive “urbi et orbi” una lettera pesantissima in cui, semplificando (e forse ribaltando l’ordine delle cose) si dice: “E’ tutta colpa sua“.

Una pagina e mezza di missiva, firmata dal presidente Antonelli, che ha coinvolto in questa terza battuta anche i consiglieri provinciali Mattia Premazzi e Corrado Canziani, indirizzata al dirigente scolastico provinciale Giuseppe Carcano e per conoscenza al ministro Lucia Azzolina, al prefetto Dario Caputo, ai rappresentanti dei genitori e degli studenti del Tosi e al legale rappresentante dell’Associazione Noi del Tosi. Ed è proprio l’indirizzario a far esplodere la guerra tra istituzioni amministrative, statali e scolastiche.

I passaggi chiave della lettera

… leggendo i giornali in questi ultimi giorni o scorrendo i social più visualizzati, siamo diventati il bersaglio preferito di qualche dirigente di scuole appartenenti alla sua giurisdizione.

Anzi, per l’esattezza, siamo il bersaglio di un solo dirigente scolastico di scuola secondaria di secondo grado, unica fra la cinquantina di funzionari che rivestono identici titoli o assimilabili.

Noi, rappresentanti di Provincia di Varese e Comune di Busto Arsizio siamo messi alla gogna mediatica e social dal dirigente scolastico dell’Ite Tosi, rei, colpevoli e già condannati di lesa maestà e di idee differenti rispetto a quelle della funzionaria, peraltro, portate avanti dalle nostre Istituzioni nell’ambito di un processo istituzionale aperto e democratico.

Ci viene il dubbio, tuttavia, che sia la dottoressa Amanda Ferrario ad avere idee differenti da tutti gli altri soggetti interessati, non solo dirigenti delle scuole del Territorio, ma anche da coloro che hanno contribuito decisivamente a portare l’ITE Tosi ai livelli di eccellenza che oggi può vantare, come per esempio gli associati di “Noi del Tosi”, visti addirittura con fastidio dalla professoressa che, se non fosse che la scuola è proprietà della Provincia di Varese, li avrebbe già allontanati dai locali occupati lecitamente e a pieno titolo…

… In particolare, sulla stampa e, peggio, ai genitori e agli studenti, siamo stati dipinti come sciagurati incapaci, contrapposti alla efficienza e efficacia della dirigente: noi di qua, inetti e fifoni, la dottoressa Ferrario di la’, con la sicumera di chi è capace e volitivo.

… l’incessante denigrazione nei nostri confronti, arrivando, si dice, alla raccolta firme su Facebook e a lettere a genitori e studenti, dove ovviamente le Istituzioni non potranno difendere le proprie ragioni.

non permettiamo a nessuno di minacciare le nostre amministrazioni o il personale dirigente della Provincia, che come detto fa il proprio dovere con grande professionalità, ricorrendo e rincorrendo i like che purtroppo non servono a ben amministrare.

non ci piace neppure di essere incolpati di tutte le cose che non funzionano, mentre altri non sbagliano mai; il sospetto è che dare le colpe agli altri siano un facile alibi per “scansare” le proprie responsabilità.

Pure mettere contro gli studenti ai rappresentanti istituzionali non sembra proprio educativamente corretto, senza contare che gli studenti non sono certo nelle condizioni di decidere liberamente da che parte stare.

Ma “Noi del Tosi” cosa c’entra con l’abbattimento delle tramezze?

Antonelli nella lettera chiama in causa anche quelli di “Noi del Tosi”. E parla apertamente di rapporti tesi tra l’associazione della scuola e la stessa dirigente. Insomma lascia intendere di conoscere da insider le frizioni tra le parti, che però hanno ben poco a che vedere con la didattica, con l’oggetto della polemica e perfino con le motivazioni che hanno spinto il sindaco-presidente a scrivere la lettera. Un passaggio che avalla in tal modo la tesi di coloro i quali sostengono che tra il sindaco e l’ex preside dell’Ite Benedetto Di Rienzo (presidente onorario di “Noi del Tosi” ed ex preside che alla guida dell’Ite ha scritto un pezzo importante di storia dell’Istituto ndr) vi sia sintonia sul giudizio critico verso Amanda Ferrario, persona dal carattere deciso, che ha fatto capire (come con la questione Giöbia) che è lei la dirigente che governa la scuola.

E quindi?

Al di là dei retroscena, e della polemica forse scappata di mano al sindaco, il presidente della Provincia, al netto della politica, nella lettera ancora non dice in maniera chiara cosa intende fare concretamente per dare la possibilità all’Ite Tosi di trovare gli spazi necessari.

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