Niente Giöbia alla ragioneria di Busto: «Troppo inquinamento». Studenti in rivolta

BUSTO ARSIZIO – Niente Giöbia nel cortile della “ragioneria” di viale Stelvio. La decisione è stata presa dai vertici dell’istituto, che da quest’anno scolastico è guidato dalla dirigente scolastica Amanda Ferrario. Giustificata da due motivi: la concomitanza con un «convegno nazionale di formazione di docenti», tra il 27 e il 31 gennaio, e «l’emergenza climatica ed ecologica». Una scelta che ha provocato una mini-sommossa tra gli studenti, che hanno provato invano, in assemblea, a far sentire le loro ragioni.

Tradizione cancellata

giobia tosi bustoAll’Ite Tosi c’era l’usanza di bruciare il fantoccio che scaccia i mali dell’inverno il mercoledì prima della Giöbia ufficiale, che cade l’ultimo giovedì di gennaio, quest’anno il giorno 30. Un evento che veniva organizzato dalla scuola, in collaborazione con l’associazione Noi del Tosi, e che radunava centinaia di persone, tra studenti e genitori, con il rogo accompagnato da risotto e salamelle, come vuole la tradizione. Ma dopo un’assemblea infuocata (non l’assemblea d’istituto ma una riunione convocata spontaneamente in mensa giovedì 16 gennaio), in cui gli studenti hanno provato a far valere le loro ragioni a difesa della tradizione di bruciare il fantoccio l’ultimo giovedì di gennaio, è stata la nuova preside, la professoressa Amanda Ferrario, a mettere la parola fine alla vicenda con una circolare diffusa nella giornata di ieri, 17 gennaio, che confermava lo stop alla Giöbia. «Ci sono diverse questioni che ne impediscono lo svolgimento» spiega la dirigente scolastica dell’Ite di viale Stelvio.

La posizione ufficiale della scuola

Così il documento, inviato a docenti, genitori e studenti: «Prima di tutto la scuola, dal 27 gennaio a tutto il 31 gennaio, ospiterà un importantissimo convegno nazionale, al quale è stato anche invitato il Ministro dell’Istruzione e gran parte del personale dirigenziale del MIUR, per la formazione dei docenti degli istituti quadriennali e il “Tosi” avrà l’onere e l’onore di gestire oltre
200 docenti e dirigenti scolastici in modalità residenziale. Il progetto, uno dei moltissimi che il Tosi gestisce, ha rilevanza nazionale e necessita di grande attenzione e molto lavoro da parte dei docenti e del personale ATA della scuola». La Giöbia, par di capire, distoglierebbe energie organizzative indirizzate sul convegno.

«Secondariamente – prosegue la spiegazione ufficiale – in un momento di grande emergenza climatica, ecologica e con l’elevato tasso di inquinamento che la città e l’asse del Sempione subiscono proprio in questo mese, contribuire all’emissione di CO2 e agenti inquinanti risulta, francamente, poco consono all’esigenza di sobrietà che i tempi richiedono». La Giöbia inquina, meglio evitare il falò. Inoltre si precisa che «lo scorso anno, a seguito del calore enorme sprigionato dal fuoco dei fantocci, si sono rotti tutti i vetri della mensa ed è stato necessario provvedere alla loro sostituzione con conseguente danno economico. Infine, esiste un tema di sicurezza tale per cui accendere fuochi, gestirli e alimentarli comporta un rischio notevole». Troppi “contro”, dunque quella che fino all’anno scorso era un’abitudine, ora diventa sorpassata.

«Rivisitare la tradizione»

Nell’ultimo passaggio della circolare, la dirigente lascia aperta agli studenti la porta per festeggiare, ma in modo sostenibile. Quasi un invito ad una Giöbia senza fiamme. «Credo sia bello e opportuno creare occasioni di condivisione e di festa, ma credo anche che sia necessario farlo rivisitando un po’ la tradizione nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, nel rispetto della mole enorme del lavoro richiesto a titolo volontario al personale ATA, nell’idea che la sostenibilità debba diventare il baluardo delle scelte da effettuare da qui in poi. Se ci fossero proposte di attività conviviali di altra natura, in altre occasioni, tali da permettere momenti di socializzazione e di riflessione condivisa, si rimane assolutamente a disposizione, come sempre, per gestire e organizzare tutti insieme».

L’alternativa

Niente rogo, dunque, in viale Stelvio. Eppure in città la tradizione continua ad essere sentitissima. Tanto che l’amministrazione comunale nei giorni scorsi ha diffuso una nota chiedendo agli organizzatori delle tante Giöbie che verranno bruciate in città, da parte di associazioni, quartieri e parrocchie, di presentare i documenti per le necessarie autorizzazioni entro giovedì 23 gennaio, per non ingolfare gli uffici comunali di pratiche da validare all’ultimo momento. Agli studenti del “Tosi” non resta a questo punto che raccogliere il suggerimento di qualche genitore, fatto girare in queste ore nelle chat, di aggregarsi – come fanno diverse altre associazioni – all’evento ufficiale organizzato dall’amministrazione comunale nel parcheggio di via Einaudi, dove vengono dati alle fiamme vari fantocci.

busto ragioneria tosi giöbia – MALPENSA24