Busto piange Gipo Calloni: bandiera della Pro Patria

BUSTO ARSIZIO – Un’altra bandiera sale in cielo. In prossimità del 105esimo compleanno della Pro Patria, il mondo biancoblù piange una sua gloria. All’età di 85 anni si è infatti spento Giampiero Calloni, icona indiscussa della Pro Patria con cui aveva aperto e chiuso la carriera, collezionando ben 104 presenze e 23 gol in biancoblù.

Ma Gipo, così come tutti lo conoscevo e lo chiamavamo, non è stato solo un grande tigrotto e nello specifico un grande attaccante (ad oggi, tanto per rendere l’idea del giocatore, risulta ancora nei migliori 50 marcatori di sempre della Serie B con ben 77 reti, di cui 19 col Messina, dove ancor oggi la sua foto campeggia all’entrata del mitico stadio “Celeste”).

Gipo è stato molto di più, un fiero baluardo della Pro Patria, un tifoso fedele e appassionato (finché ha potuto ha frequentato lo “Speroni”), un papà tenero e premuroso (ai figli Luca, Ester e Anna le nostre più sentite condoglianze), un allenatore umano e amorevole (quanti bambini ha fatto crescere all’Antoniana).

Un uomo insomma di Busto e per Busto che fino all’ultimo ha lottato contro la malattia, resistendo ad oltranza, con gli artigli tipici di chi è un vero tigrotto. Anzi più di un tigrotto…

Pensare di non poterlo rivedere più sui gradoni biancoblù ci fa già piangere il cuore, ma di Gipo vogliamo conservare quel sorriso ricco di umanità, con cui sapeva affrontare ogni situazione, anche nei momenti più difficili e dolorosi della malattia. Sei stato un esempio per tutti e ci hai lasciato un grande insegnamento.

I funerali si celebreranno lunedì 26 febbraio alle ore 14 nella Chiesa dei Santi Apostoli (rione Don Paolo).

L’omaggio di bustocco.it

Nato “per sbaglio” a Milano il 21 luglio 1938, ma bustocco e tigrotto doc, Gipo Calloni è stato un attaccante temutissimo dalle difese avversarie: scaltro, rapido, veloce, tecnico, letale nei 16 metri, dove metteva in mostra anche le sue non indifferenti doti acrobatiche. Di seguito la scheda-ricordo di bustocco.it, il sito di tutti i tifosi della Pro Patria

Che numeri

Conta 290 presenze e 77 gol in Serie B con le maglie di Pro Patria, Messina, Verona, Novara e Reggiana. Ad oggi risulta ancora nei migliori 50 marcatori di sempre della Serie B, fra l’altro tirando pochissimi calci di rigore. Sono invece 96, le sue gare in Serie C con la maglia dei tigrotti e con quella del Rovereto. Con i biancoblù ha rivestito anche il doppio ruolo di allenatore-giocatore nella sfortunata travagliata stagione 1971-72. In totale con la maglia tigrotta, conta 104 presenze e 23 gol realizzati.

Dall’oratorio all’Antoniana

Una storia particolare la sua, frequenta l’oratorio dei Frati di Busto Arsizio, dove con molti altri gioca a pallone, nel solco della grande Pro Patria che nel periodo milita in Serie A, sperando di vestire la maglia biancoblù. Viene però scartato ai primi provini della Pro, per via del fisico non ritenuto valido per il calcio. Così papà Virginio, con l’aiuto di Don Leopoldo Crespi, fondano l’Antoniana, proprio per far giocare il talentuoso, ma piccolo, Gipo ed i suoi amici.

La Pro Patria

Primo giocatore e primo tesserato dell’Antoniana, dove rimane fino al 1958, passa poi al Derthona per approdare finalmente alla Pro Patria, dove alla prima annata, vince il campionato di Serie C, riportando i tigrotti in serie cadetta, dopo cinque annate di oblio. Stagioni in cui risulta il secondo miglior marcatore tigrotto con 11 centri, dietro a Mauro Maltinti con 15. Fa il suo esordio in Serie B con la maglia biancoblù, il 25 settembre 1960, in Pro Patria-Triestina 3-0, realizzando una doppietta a 22 anni e 2 mesi. A fine stagione saranno 14 i suoi gol. Forma uno dei migliori reparti avanzanti di sempre della storia tigrotta con Maltinti, Pagani e Muzzio, oltre a Meraviglia e Bernasconi. Portando la Pro di Piero Magni a un prestigioso settimo posto finale, in serie cadetta. 

La serie A col Messina

Nelle stagioni dal 1961 al 1963 gioca a Messina altre 66 partite, mettendo a segno in tutto 19 gol e contribuendo alla prima storica promozione dei giallorossi in Serie A. Sullo Stretto viene ricordato ancora con molto affetto non solo per i gol, ma anche perchè si fermava a Piazza San Vincenzo a giocare a pallone con i ragazzi della via Quod Quaeris. 

Verona e Reggiana

Nell’estate del 1963, viene acquistato dal Verona, ancora in Serie B, dove scende in campo in 34 gare, siglando 8 reti. Nell’estate del 1964, viene prelevato dalla Reggiana, sempre in serie cadetta: qui  gioca i suoi due campionati migliori, segnando 24 gol in 71 partite. Diventando un idolo della tifoseria granata. Dal 1966 al 1968 è ancora in B, questa volta nel Novara, giocando 70 partite e segnando 13 reti. La stagione successiva ritorna alla Reggiana, giocando 14 partite, senza mai andare in gol. Conclude infine la sua carriera da calciatore in Serie C, prima nel Rovereto (1969-70, 27 gare, 2 reti), poi alla Pro Patria (dal 1970 al 1972, 39 gare e 4 reti).

Maestro di calcio

Una volta terminata la carriera di giocatore, inizia un trentennio da allenatore dei piccoli calciatori bustocchi: 10 anni al Busto 81, altri 10 al CAS Sacconago, 10 all’Antoniana, dove ancora fino a poco tempo fa, ha allenato i bambini delle categorie “pulcini” e “piccoli amici”. 

Gipo calloni Pro Patria – MALPENSA 24