Centrodestra spaccato: a Gavirate senza Forza Italia, a Malnate perde pezzi, caos a Caronno

Da sinistra: Foti (Gavirate); De Micheli (Caronno V.); Cassina (Malnate); Battiston (Solbiate A.) e Gabri (Castronno)

VARESE – Centrodestra in assetto variabile: Comune che vai alleanza che trovi. Con l’aggiunta delle liste civiche, soprattutto nelle realtà più piccole, che rendono ancor più labili i confini politici. Di certo, da qui alle elezioni di giugno, ci sarà poco da annoiarsi e tanto da litigare, mitigare, ricucire. E c’è da scommetterci che il Maalox sarà il medicinale più gettonato contro la dilagante acidità di stomaco degli esponenti di centrodestra e centrosinistra. Vediamo l’evoluzione in alcuni degli ultimi giorni in alcuni Comuni.

Campo centrale Gavirate

Qui troviamo Fratelli pazienti, nel senso che da tempo si sa che il candidato sarà Simone Foti, il quale per rispetto ha persino rimandato l’annuncio ufficiale della sua discesa in campo proprio dare tempo di riflettere a Forza Italia. Al fianco di Foti c’è la Lega, che in questo caso ha come faro di riferimento Paola Della Chiesa con la benedizione (si dice) di “Cazzago Brabbia”. Tanto che vicino all’attuale sindaco Silvana Alberio non si sono più visti leghisti di primo piano arrivati – in tempi non sospetti e di accordi ancora da chiudere – sulle sponde gaviratesi per un selfie di sostegno reciproco spammato sui social.

Insomma la coalizione dell’attuale maggioranza ha perso il sostegno di Fratelli d’Italia (plastiche le dimissioni di Laura Di Gioia) e della Lega. Non quello di Forza Italia. I Berluscones gaviratesi, pare, abbiano deciso di restare a fianco di Silvana Alberio e del candidato Parola. Decisione presa dagli azzurri locali e che ha messo un po’ in ambasce il cerchio provinciale.

Ma Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia) e Simone Longhini (Forza Italia) pare abbiano messo in conto una tornata un po’ folle. L’alleanza zoppa di Gavirate a causa forzista si compenserà certamente in altre realtà. Insomma Foti può contare sul tandem Fratelli-Lega con anche Lombardia ideale a dare manforte. Massimo Parola invece si tiene stretto i tre forzisti e spera anche di incassare il sostegno del gruppo che fa riferimento a Chicco Papa, ovvero quello più vicino a Cielle e corteggiato anche da Gianni Lucchina.

Malnate, si perdono pezzi

Paola Cassina, capogruppo leghista in consiglio comunale e per quasi vent’anni militante nel partito è scesa dal Carroccio. Già assessore alla cultura nella giunta Damiani e tra i più votati alle ultime elezioni nel 2019, Cassina ora dice addio alla Lega a pochi mesi dalle elezioni che potrebbero vederla nuovamente in corsa, ma su un altro fronte, slegato dai partiti. Chi alla guida della coalizione? E’ ancora tutto in fermento. Certo è che con il terremoto avvenuto nel centrosinistra sprecare l’occasione di espugnare una delle roccaforti dem sarebbe imperdonabile.

C come confusione: Caronno Varesino

A Caronno, nel giro di pochi mesi si sono sgretolate tutte le certezze. Prima, con la caduta della giunta Galli, è andata a gambe all’aria anche la fama di roccaforte della Lega (il Carroccio ha sempre vinto con percentuali quasi bulgare). Poi c’è stato il momento in cui sembrava che i Fratelli con i nuovi acquisti Mario De Micheli (piaccia o non piaccia, l’uomo da battere) e Raffaella Galli fossero pronti a riscrivere un nuovo e lungo capitolo amministrativo. Infine lo scazzo di piazza dove i Fratelli (con la Lega osservatrice interessata) si sono rivelati coltelli, con il risultato che Mario De Micheli potrebbe fare una lista civica in proprio sfidando l’alleanza Fratelli-Lega con un candidato del Carroccio. Se poi si aggiungono gli altri candidati, ovvero Broggini e Celona, con le proprie liste, diventa difficile capire chi vincerà. Probabilmente a Caronno sarà sindaco chi ha “un parente in più degli altri” dalla propria parte.

La forza della stabilità

Squadra che vince non si cambia. O si cambia poco. Lo si dice nel calcio e lo si può mutuare per Solbiate Arno e Castronno. Qui il centrodestra non palesa problemi. Si va avanti con chi già guida la coalizione. E così a Solbiate Oreste Battiston conferma il suo impegno prolungando la tradizione politica più vicina a Forza Italia e lo stesso fa Giuseppe Gabri a Castronno, il quale punta al bis e tiene piantata per terra la bandiera della Lega. Insomma, in mezzo a tante grane, nel centrodestra non manca qualche perla. E un po’ di serenità.

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