Largo Flaiano dieci giorni dopo. Civati: «Primo test positivo, migliorerà ancora»

largo flaiano civati
L'assessore Civati (il secondo da sinistra) insieme al sindaco il giorno dell'inaugurazione della rotatoria

VARESE – A dieci giorni dall’inaugurazione del nuovo assetto viabilistico di largo Flaiano è già possibile stilare un primo bilancio degli effetti portati dalla rotatoria che ha rivoluzionato l’ingresso in città. Dalla situazione nel complesso ai dettagli relativi alle singole vie è l’assessore alla mobilità Andrea Civati a fare il primo “tagliando” alla rotonda. L’esito è positivo e conferma quelle che erano state le prime sensazioni a caldo espresse dal comandante della Polizia locale Vegetti. Ulteriori miglioramenti sono attesi man mano che i varesini prenderanno sempre più confidenza e la rotatoria assumerà la sua conformazione definitiva.

Rotonda promossa

«Mi sembra che i primi giorni di attivazione confermino la funzionalità dell’eliminazione dei semafori e della realizzazione della rotatoria – commenta Civati – sicuramente è positivo il bilancio, ovviamente con la necessità come per tutti i grandi cambiamenti viabilistici di alcuni ulteriori miglioramenti e aggiustamenti. Proprio per questo abbiamo accelerato sull’effettuazione di queste prove in questa fase: dieci giorni sono già un buon test che dimostrano che il sistema sta migliorando, ma servirà ancora un po’ più di tempo per effettuare tutte le valutazioni». Una fase di prova durante la quale le lavorazioni continuano nell’area: la rotatoria avrà la sua “forma” definitiva indicativamente per l’estate. Nel frattempo si sta aumentando la segnaletica per aiutare gli automobilisti ad abituarsi ai cambiamenti. «Il completamento del cantiere – osserva l’assessore – inciderà su una migliore fruibilità del sistema».

Basta code per il centro

Il primo vantaggio portato dalla nuova rotatoria, quello più tangibile e visibile a tutti, è stato il miglioramento dei flussi in ingresso in città, con il passaggio dalle lunghe code al semaforo con cui si concludeva l’autostrada, atavica stortura tutta varesina, ad una viabilità scorrevole verso il centro nelle varie fasce orarie della giornata. Le colonne non si sono semplicemente “spostate” qualche centinaia di metri più avanti in via Magenta, come qualcuno temeva alla vigilia. I motivi sono diversi: in passato al semaforo tra le decine di auto in coda si concentrava sia il traffico diretto in centro che quello per l’ospedale, mentre ora il flusso per viale Borri lascia subito l’incrocio con la svolta a destra alla rotonda. Quindi l’apertura un anno fa dello svincolo Esselunga in uscita dall’A8, che tanti varesini si sono abituati ad utilizzare negli scorsi mesi durante la chiusura del raccordo e che rappresenta un ulteriore sfogo per il traffico. Ma soprattutto il passaggio dal semaforo, con i suoi lunghi tempi, alla rotonda. «Il semaforo creava tanta coda – spiega Civati – non solo per il numero dei veicoli, ma anche per il fatto che si doveva gestire un numero infinito di intersezioni». Il che allungava inevitabilmente i tempi di attraversamento dell’incrocio. Ora le code in ingresso sono solo un brutto ricordo: l’obiettivo principale della nuova rotatoria attesa da decenni può dunque considerarsi pienamente raggiunto, con tutto quello che può derivare a cascata da una viabilità più fluida.

Viale Borri e via Gasparotto

Un altro effetto positivo del nuovo sistema si può riscontrare anche più “a monte”, ovvero all’incrocio precedente per chi proviene da viale Borri, con il semaforo che scende verso via Gasparotto. In questi primi dieci giorni si è registrata una diminuzione dei flussi di auto che girano a sinistra per raggiungere l’area dell’ex Malerba. «Molte auto prima scendevano da lì per andare in autostrada – osserva Civati – perché da viale Borri non si poteva imboccare direttamente. Ora invece con la rotatoria di largo Flaiano si può entrare comodamente nel raccordo e questo riduce l’utilizzo di via Gasparotto in discesa». Sul viale si sta comunque intervenendo con accorgimenti e prove per gli altri impianti semaforici presenti. «Abbiamo lavorato sulle tempistiche dei semafori Gasparotto-Borri e Borri-Guicciardini per cercare di calibrare al meglio la tempistica in modo da rendere il più possibile ottimali i flussi».

Via Sant’Imerio, Gradisca e Lazio

Per chi proviene dal centro invece qualche disagio si era verificato nei primi giorni in via Sant’Imerio, a causa del restringimento da due corsie a una. «C’è stato un po’ di accodamento dovuto anche alla necessità di abituarsi, ma anche lì sta migliorando la situazione – osserva Civati – la chiusura della corsia è dovuta alla necessità di lavorare in quella parte di carreggiata ma è una situazione temporanea». Una volta che sarà riattivata anche la seconda corsia, in base anche ai dati sul traffico che si stanno raccogliendo in queste prime settimane, si ragionerà su come gestire in modo ottimale l’incrocio con le auto provenienti da via Magenta per regolare al meglio l’immissione sulla rotatoria. Al vaglio c’è la possibilità di riattivare i semafori sulle due vie, che gestirebbero solo l’ingresso in rotonda. Infine si sta valutando anche la viabilità di via Gradisca e via Lazio, dove sono stati invertiti i sensi di direzione. La prima, ora percorribile solo in uscita dalla rotonda, risulta meno utilizzata che in passato. Più trafficata invece via Lazio, dalla conformazione però più stretta: il Comune sta monitorando la situazione.

largo flaiano civati – MALPENSA24