Busto, raggiro milionario a donne fragili: il Pm chiede il giudizio immediato

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BUSTO ARSIZIO – Raggiro milionario a Busto: la Procura chiede il giudizio immediato per Gioacchino Fera, 53 anni, residente a Varese, infermiere, Giuseppe Santuccione, residente a Cepagatti in provincia di Pescara e Andrea Luraschi, 34 anni, di Venegono Superiore, architetto, accusati di aver messo a segno un raggiro da oltre un milione di euro ai danni di due donne definite dagli inquirenti sole e psicologicamente fragili.

Disciplinare per Luraschi

Per Luraschi l’Ordine degli architetti di Varese intende anche avviare un provvedimento disciplinare di sospensione. Per i tre i militari della Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese aveva fatto scattare le manette in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Busto Stefano Colombo su richiesta del pubblico ministero Ciro Caramore che ha coordinato le indagini. Il “trio” è accusato di aver raggirato donne sole e fragili psicologicamente spogliandole dei loro averi attraverso «condotte manipolatorie»: una delle due vittime presunte, di Busto Arsizio, è stata depredata tra il 2016 e il 2018 del patrimonio ereditato e attualmente vive in condizioni di indigenza, aiutata dai servizi sociali, mentre per l’altra, di Induno Olonagli arresti avrebbero sventato ulteriori spoliazioni. Secondo gli inquirenti i tre avrebbero sottratto oltre un milione di euro.

I soldi regalati

In sede di interrogatorio di garanzia Santuccione aveva negato ogni addebito; Fera e Luraschi avevano rilasciato spontanee dichiarazioni affermando che il denaro era stato loro donato senza che vi fossero mai state manipolazioni o minacce. Il Gip per tutti e tre aveva disposto la custodia cautelare in carcere.

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