Marco Reguzzoni: «I Repubblicani? Un movimento popolare di massa»

marco reguzzoni lega
Umberto Bossi e Marco Reguzzoni

BUSTO ARSIZIO – Eletto il direttivo de I Repubblicani, l’associazione politica fondata nel 2015, che si propone di essere il contenitore di un nuovo partito unico del centrodestra. La scelta della presidenza è ricaduta all’unanimità su Marco Reguzzoni, l’imprenditore di Busto Arsizio già presidente della Provincia di Varese (dal 2002 al 2008), deputato e capogruppo nell’ultimo governo Berlusconi-Bossi (2012). Con lui l’ex parlamentare Enzo Raisi, l’avvocato Andrea Mascetti e il consigliere regionale Emanuele Monti.

I Repubblicani

L’assemblea dell’associazione politica “I Repubblicani”, fondata nel 2015 partendo da un’idea di Silvio Berlusconi e Reguzzoni, si è riunita pochi giorni fa per rilanciare il proprio impegno in termini di proposte e iniziative. Richiamandosi nel nome al “Big Old Party” statunitense, l’associazione ha la finalità di «diffondere e perseguire i principi della tutela delle libertà individuali, dell’economia di mercato, del merito, della libera iniziativa economica e del federalismo, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra le varie componenti politiche», si legge in una nota.

Il direttivo

Alla presidenza è stato eletto all’unanimità Marco Reguzzoni, che ritorna così a un ruolo politicamente attivo dopo oltre un decennio. Poi l’assemblea ha provveduto anche a rinnovare gli organi sociali. Il direttivo vede Enzo Raisi, già parlamentare per PDL e FLI: era stato assessore con Guazzaloca a Bologna per AN e poi braccio destro di Gianfranco Fini ai tempi di Futuro e Libertà. Ma anche l’avvocato Andrea Mascetti, presidente di Finlombarda, e il consigliere regionale lombardo Emanuele Monti (Lega). Oltre a esponenti di movimenti politici di centro, di centrodestra e di ispirazione civica.

Un progetto «di ampio respiro»

«Il nostro sforzo – ha spiegato Reguzzoni nel corso dell’incontro – è destinato a tutti coloro che amano la politica e militano in partiti o liste civiche, con o senza tessera, e che si riconoscono nei tre nostri valori: il Comune come centro dell’azione politica (quindi autonomia e federalismo), il libero mercato con la valorizzazione del made in Italy e l’Europa intesa come unità di popoli e non come Unione solo burocratica e finanziaria». Nei prossimi giorni, l’associazione presenterà una serie di iniziative.
«Quello dei Repubblicani – continua Reguzzoni – non è un partito, né mai lo sarà. È invece un progetto di ampio respiro, che mira a favorire le condizioni per la nascita di un movimento popolare di massa, che possa recuperare alla politica un immenso corpo elettorale oggi insoddisfatto, ma che ha in sé energie positive e che potrebbe costituire nuova linfa per i partiti e i movimenti esistenti. Dobbiamo tornare a essere orgogliosi di noi, della nostra cultura e delle nostre appartenenze: agiremo strutturando scuole di formazione per chi vuole occuparsi di amministrazione negli enti e nelle società territoriali, ma anche aprendo uno spazio di pensiero, confronto e diffusione di idee che coinvolga i partiti al governo e gli amministratori locali».

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