Busto, risponde Loschiavo: «Per via Dante c’è il Pedibus. Via Roma? Falso problema»

BUSTO ARSIZIOVia Dante, via Solferino, via Roma: tre strade del centro di Busto, tre problemi emersi nei giorni scorsi. Su ciascuno di essi arriva una risposta dall’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo. Per il caos attorno alle scuole Bossi-De Amicis arriva il Pedibus, per la ZTL “bucata” arriverà una telecamera, mentre il caso delle multe ai disabili sollevato da Audio Porfidio è «un falso problema». Così parlò il delegato alla partita.

Via Dante: ipotesi Pedibus

Sulla questione del caos in via Dante negli orari di ingresso e uscita dalle scuole Bossi-De Amicis, l’assessore Loschiavo è sul pezzo: «Lì non pensiamo a una strada scolastica – ammette, facendo riferimento alla chiusura “a tempo” del tratto di strada di fronte all’ingresso della scuola – ma da marzo attiveremo diverse linee di Pedibus, coinvolgendo gli alunni delle Manzoni, delle Tommaseo e anche delle Bossi-De Amicis, per instradare gli studenti a piedi in modo da alleggerire il traffico e il problema dei parcheggi». Per altre soluzioni invece, «si dovrà attendere il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) con le sue indicazioni».

Via Solferino: arriva la telecamera

In via Solferino, dove i residenti lamentano gli accessi “abusivi” alla ZTL verso il centro storico, il delegato alla mobilità annuncia che «andremo a mettere la telecamera per il controllo degli accessi, per chiudere anche quella “falla”». C’è poco altro da aggiungere, se non attendere i tempi tecnici per concretizzare questa iniziativa.

Via Roma e le multe

Per Loschiavo la polemica rilanciata da Audio Porfidio sarebbe solo «un falso problema». Questo perché l’assessore alla mobilità spiega le molteplici possibilità di comunicazione del transito nella ZTL di via Roma: «Innanzitutto il contrassegno viene inserito nella banca dati del Comando e, a meno che non scada, autorizza il veicolo associato ad entrare in ZTL. Poi la segnalazione si può fare anche prima dell’accesso e non solo entro le 48 ore successive, anche con una semplice e-mail. E se viene fatta entro 20 giorni la sanzione non parte. Ma in ogni caso, anche quando la sanzione arriva a casa può essere tolta in autotutela rivolgendosi al Comando». Per quanto riguarda invece la piattaforma nazionale segnalata da Porfidio, «non è obbligatoria l’adesione, e Busto per ora non ha aderito».

busto arsizio salvatore loschiavo – MALPENSA24