Ecco la civica di Maggioni: «L’infopoint siamo noi in mezzo alla gente di Busto»

BUSTO ARSIZIO – «Persone che non si riconoscono in un gruppo politico ma che rappresentano un grande patrimonio utile per il comune di Busto». Il candidato sindaco del centrosinistra Maurizio Maggioni svela al parco del museo del Tessile la sua lista civica “Progetto in comune”, «pensata quando mi sono candidato per la rigenerazione della città e per un’alternativa amministrativa». Sono 18 i candidati in lista, «tutte persone attive nel mondo delle professioni, del volontariato, della formazione, della sanità e nella vita cittadina, persone che lavorano e che hanno qualcosa da dire per un comune migliore».

La sfida civica

Quella di “Progetto in Comune”, sostiene Maggioni, «è l’esperienza che consente di saldare la ferita di una politica che si allontana dalle persone vive di questa città e che deve essere risanata. È un gruppo che darà il suo contributo anche dopo le elezioni, un impegno che mi assumo personalmente da candidato sindaco». È da qui, dunque, che il candidato del centrosinistra pensa di recuperare quel consenso necessario per andare al ballottaggio contro Antonelli e tentare l’assalto che la sua parte politica ha finora fallito dal ’93 in poi. «Mi chiedono, ma chi te l’ha fatto fare? – rivela Carlo Valentini, architetto e capo scout, il veterano della lista con i suoi 82 anni e un’antica storia di impegno politico – non mi interessa la “cadrega” in consiglio comunale, lo scopo è di scuotere i giovani, intercettando quel 40 e rotti per cento di elettori  che cinque anni fa non hanno votato, quelli che sono indifferenti».

Le voci dei candidati

«Siamo tutte persone che fanno politica, nel senso che si interessano del contesto in cui vivono, pur non svolgendo attività di partito» fa notare Salvatore Vita, forse il volto più noto della lista, consigliere comunale uscente e già segretario del PD proprio alle ultime elezioni amministrative. C’è chi i banchi del consiglio comunale li ha “battuti” più di 40 anni fa, come Santo Cascio: «La disaffezione non è dalla politica ma dal modo con cui si fa la politica oggi. La differenza la fanno le persone. Un sindaco in carica da cinque anni che ha bisogno di un cartonato e di un negozio ad angolo vuol dire che non è stato presente tra i cittadini». E Cascio vede in Maggioni «una persona che incarna le parole in azioni» e nella lista “Progetto in comune” «il lievito che serve per portare il nostro candidato ad essere sindaco». Anche Laura Toia, che cinque anni fa era in lista con gli Indipendenti di Centro del sette volte sindaco Gian Pietro Rossi («amava la città, intesa come cittadini e i loro bisogni, e investiva sulle nuove generazioni»), punge i rivali del centrodestra: «Noi siamo in mezzo alla gente anche senza un infopoint distaccato». E Raffaele Di Marzo, che nel 2016 era candidato nel Movimento per Busto, rivela: «Noi potremmo essere la novità, ma l’esperienza si fa governando con i cittadini, che non devono essere subalterni».

La lista

Marco Anzini, tecnico-volontariato
Anna Letizia Maria Barbieri, professionista-formazione
Santo Cascio, pensionato-volontariato
Barbara Colombo, professionista-sistemi di qualità
Valentina Cosco, docente-formazione
Raffaele Di Marzo, impiegato-sanità
Matteo Di Mattei, professionista-sistemi di qualità
Patrizia Fazzini, docente-formazione
Flavio Fracasso, pensionato-volontariato
Francesco Landro, ingegnere idraulico
Davide Lhamid, sociologo-terzo settore
Antonia Maffioli, avvocato-volontariato
Isabella Peverati, infermiera professionale
Alfio Salerno, tecnico-volontariato
Laura Toia, consulente del lavoro
Carlo Valentini, architetto-volontariato
Salvatore Vita, professionista-terzo settore
Michela Volfi, professionista-formazione

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