Busto, Spinola: «Non lascio il Distretto urbano del Commercio. Sarò consigliere»

gaetano spinola duc busto

BUSTO ARSIZIO – «Resto nel consiglio del Distretto urbano del commercio come consigliere. E non potrebbe essere altrimenti, perché ho visto crescere il Duc e ho contribuito attivamente al suo sviluppo. Fornirò il mio apporto e supporto in maniera diversa. Non più in qualità di manager, ma mettendo a disposizione la mia esperienza, la mia professionalità e il mio attaccamento a questa importante realtà cittadina che tanto ha realizzato e che tanto potrà ancora realizzare». Dopo le dimissioni di qualche giorno fa dal ruolo di manager del Distretto, Gaetano Spinola rompe il silenzio, spiega i motivi per cui ha lasciato il ruolo di prima fila nel Duc, mette a tacere le voci che nei giorni scorsi sono circolate e rilancia. Seppur da un altro punto di vista e in un differente ruolo.

Inoltre le dimissioni di Spinola, come anticipato da Malpensa 24, hanno rappresentato anche l’occasione per una riflessione sulla governance di questa istituzione. Tanto che, tra le righe della dichiarazione del presidente Bruno Ceccuzzi, quando parla di ritorno alle origini, si dice chiaramente che qualcosa, rispetto al passato più prossimo, cambierà a livello di strategie e operatività.

Gaetano Spinola non ricoprirà più il ruolo di manager del Distretto, dal quale si è dimesso per motivi legati alla sua attività professionale, che soprattutto nei mesi estivi richiede la sua presenza quotidiana e costante. Però non abbandonerà la struttura, all’interno della quale sarà consigliere e prenderà il posto del numero uno di Ascom, Rudy Collini, che fu tra i fondatori del Distretto nel 2008. Un passaggio di consegne pianificato da tempo con i vertici del Duc e che si è concretizzato dopo un incontro tra i soci fondatori.

Spinola, in rappresentanza di Ascom, dove ricopre il ruolo di vicepresidente, andrà quindi a far parte del consiglio direttivo insieme a Enzo Memelli (espressione del Comitato Commercianti Centro Cittadino) e al presidente Bruno Ceccuzzi (espressione dell’amministrazione comunale).

Tornare alle origini

E’ proprio Ceccuzzi, forte della presenza al suo fianco dell’ex manager, a indicare la strada del rilancio del Duc: «In queste ultime settimane abbiamo compiuto delle attente riflessioni sulle progettualità e obiettivi del Distretto. In condivisione con il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore di riferimento Paola Magugliani, abbiamo ravvisato la necessità di tornare alle origini, pianificando il lavoro attraverso strategie condivise tra pubblico e privato. Proprio come accadeva fino a qualche anno fa. Il Distretto non deve solo essere il braccio operativo degli assessorati, bensì riprendersi un ruolo centrale come contributo strategico alla rigenerazione urbana. Ogni azione, ponderata e mirata, dovrà tornare a partire dalla cabina di regia composta da rappresentanti del commercio e Comune, ovvero dalla stessa squadra che nel corso degli anni ha prodotto risultati importanti, sotto gli occhi di tutti».

E l’elenco di ciò che è stato fatto è davvero lungo, a tal punto da trasformare il Distretto urbano del commercio di Busto Arsizio in un modello da seguire a livello nazionale, che a Collini é stato chiesto in più occasioni di illustrare in giro per l’Italia.

I risultati ottenuti

Attrattività, accessibilità, sicurezza e decoro urbano: le quattro mission a partire dal 2008, anno dell’ottenimento dei primi fondi regionali vincolati ad interventi in sinergia tra pubblico e privato, si sono trasformate in una serie di risultati raggiunti. Tra questi la realizzazione del posteggio Giussano, importante polmone a servizio del centro storico; la sistemazione di piazza San Giovanni, con la realizzazione dell’aiuola permanente; il monitoraggio dei flussi pedonali; l’installazione dell’impianto di filodiffusione; l’acquisto delle luminarie natalizie; la partecipazione alla fiera internazionale del Real Estate, Mapic a Cannes, per attrarre investitori commerciali a Busto Arsizio con il supporto della Camera di Commercio.

Fiore all’occhiello del Distretto sono inoltre le tantissime azioni svolte attraverso l’impiego di lavoratori socialmente utili segnalati dall’assessorato ai Servizi sociali: dalla gestione del parcheggio di MalpensaFiere al ripristino delle facciate rovinate dai graffiti, fino alla sistemazione e manutenzione dell’arredo urbano. Migliaia di ore di lavoro che da anni contribuiscono a dare dignità a persone in difficoltà e che contemporaneamente aiutano a migliorare il tessuto cittadino.

«Il Distretto – sottolinea il presidente Ceccuzzi – deve tornare ad essere tutto questo. Ovvero il catalizzatore di interventi al servizio della collettività, di promozione del territorio, funzionali alla definitiva ripresa delle nostro commercio e all’apertura di nuove attività».

Avanti con l’attuale staff

Il manager per il momento non verrà sostituito. Una scelta, spiega il numero uno del Duc, anche all’insegna del risparmio: «Andremo avanti con l’attuale staff che, è bene ricordarlo, da sempre offre il proprio apporto gratuitamente. E continueremo a contare sull’ottimo lavoro svolto da Angela Rossotti, da sempre il braccio destro di Spinola».

busto spinola distretto commercio – MALPENSA24