Busto: stop alle “gare” in auto e ai raid. Beata Giuliana si ribella ai vandali

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BUSTO ARSIZIO – Beata Giuliana non è un’autodromo e neppure terra di conquista per i vandali. I residenti sono stufi di subire. Ma anche di non dormire e di essere presi a sassate da chi ha scambiato questo quartiere in un far west, soprattutto la notte. E così hanno deciso di organizzare una petizione per chiedere una maggior presenza della polizia locale.

I residenti di Beata Giuliana, arcistufi degli atti di vandalismo nel piazzale della chiesa, hanno organizzato una raccolta firme. Gli abitanti, coordinati dal referente del comitato di quartiere Alex Gorletta, hanno deciso di non subire inermi scherzi, schiamazzi, vandalismi e ricatti di un pugno di giovani che da tempo agita le notti di questa zona di Busto. «Così non si può andare avanti – afferma il referente – con la petizione chiediamo una presenza più assidua di agenti di polizia locale, poiché qua la situazione inizia a essere insostenibile».

Il rione da quando è iniziata l’estate, ogni notte, è sotto scacco di un gruppo di giovani. Non più di una ventina e che hanno fatto della piazza della chiesa il loro punto di ritrovo. Schiamazzi, bestemmie e bivacchi, ma anche atti vandalici e aggressioni verbali a chi ha provato a dir loro di smetterla, sono ormai all’ordine del giorno. Fin’ora però nessuno è riuscito a porre un rimedio. Nemmeno a individuare i protagonisti dei raid. Appena vedono in lontananza arrivare qualche pattuglia delle forze dell’ordine, infatti se la danno a gambe. Per questo chi abita a Beata Giuliana ha anche chiesto di posizionare un sistema di videosorveglianza, così da poter monitorare sempre il territorio e quanto accade.

Basta gare sulle nostre strade

Altro problema da non sottovalutare, poiché in questo caso non è il sonno a essere a rischio, ma la vita, è la velocità con cui sfrecciano le auto.Il contachilometri, infatti, schizza verso l’alto soprattutto la notte. In particolare la strada che più invoglia gli automobilisti a premere sul pedale dell’acceleratore è via Quintino Sella. Lungo questa arteria, che collega piazza Manzoni con Gallarate e attraversa ben tre rioni e due Comuni, a certe ore della notte sembra di stare in pista.

Alta anche la media degli incidenti diurni, soprattutto in determinati e ben noti incroci, come quello con viale Trentino o lungo viale della Repubblica, la prosecuzione di via Sella. L’ultimo tragico scontro è di pochi giorni fa, domenica 15 luglio, quando un motociclista ha perso la vita. In questo caso la soluzione che vorrebbe la gente sono i dossi rallenta traffico posizionati di fronte alla farmacia e alla nuova Lidl. «Una delle zone  più critiche è proprio alla fine della strada, di fronte alla farmacia – spiega Gorletta – Qui un anziano che deve attraversare la strada deve oltrepassare ben quattro corsie con auto che sfrecciano a gran velocità. Considerando anche i ritmi di una persona anziana, il passaggio diventa davvero pericoloso».

Raccolta firme Beata – MALPENSA 24