Busto, treno in ritardo di 30 minuti. Pendolare si lamenta col macchinista e riceve un “vaffa”

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BUSTO ARSIZIO – Il treno arriva in stazione con 30 minuti di ritardo. E’ purtroppo l’agonia, quasi quotidiana dei pendolari Trenord. Uno dei quali, ieri mattina (martedì 16 aprile ndr), una volta finalmente arrivato a destinazione ha avvicinato uno dei macchinisti facendo presente la totale mancanza di informazioni ai passeggeri e l’assurdità (il treno diretto a Milano Cadorna è rimasto fermo mezz’ora in stazione a Milano Bovisa) di non poter scendere dal convoglio a causa delle porte bloccate.

Risposte assurde e insulti

La risposta del macchinista, che è valsa un reclamo formale a Trenord, è stata sconcertante. Prima il dipendente ha ironizzato dicendo che era già tanto che il treno fosse arrivato a destinazione. Poi, quando il pendolare ha suggerito che avrebbe invece dovuto scusarsi per la mancanza di informazioni e il disservizio, il macchinista ha replicato: “Io a te non chiederò mai scusa, c…..e v……..o”, insultando il pendolare che, tra l’altro, come quasi tutti paga costosi abbonamenti mensili per utilizzare il trasporto pubblico.

Ecco, di seguito, il reclamo integrale, regolarmente firmato dal pendolare, presentato a Trenord che preannuncia anche una querela

Spett.le Trenord S.r.l.,

sono un pendolare della linea di prima classe Malpensa – Milano Cadorna e mensilmente acquisto l’abbonamento di prima classe del Malpensa Express al fine di usufruire di un servizio migliore per raggiungere Milano.

Anche stamattina 16.04.2024 sono partito dalla stazione di Busto Arsizio alle 7:33 verso Milano Cadorna ma purtroppo il treno, dopo aver accumulato 30 minuti di ritardo rimanendo fermo nella stazione di Milano Bovisa, è arrivato a destinazione alle 8:30 invece che alle 8:02.

A Milano Cadorna, una volta sulla banchina, ho fermato uno dei macchinisti per fare presente che non era accettabile sia non ricevere alcuna informazione dall’altoparlante, sia non poter scendere dal treno a causa del blocco delle porte.

Il macchinista in un primo momento ha risposto che era stato dato l’avviso del guasto, affermazione del tutto falsa e che molti pendolari possono smentire, e successivamente, per chiudere il discorso, ha replicato dicendomi che dovevo essere felice visto che eravamo arrivati a destinazione.

Giudicando senza senso un tal tipo di risposta ho fatto presente al macchinista che sarebbe stato meglio chiedere scusa e assicurare ai pendolari che, nel caso si fosse verificata in futuro una situazione analoga, si sarebbero date maggiori informazioni. Il macchinista a questo punto, visibilmente scocciato, poco prima di allontanarsi ha chiuso il discorso con queste parole: “Io a te non chiederò mai scusa, vaffanculo coglione”.

Mi sono immediatamente recato da un dipendente Trenord fermo in banchina per raccontare l’accaduto e chiedere quale azione avessi potuto attuare; dal dipendente Trenord mi è stato consigliato di recarmi in Polizia e sporgere denuncia. Non avendo trovato nessuno in stazione ed essendo già in ritardo, ho preferito posticipare tale azione.

Mi auguro che non siano questi i valori aziendali che Trenord trasmette ai propri dipendenti. Essere trattati e offesi in questo modo da un dipendente, che in quel momento e con quella divisa rappresenta l’azienda Trenord, non può essere accettato e pertanto Vi comunico che tale reclamo sarà inoltrato ai Comitati Pendolari e agli organi di stampa al fine di rendere pubblico l’accaduto. 

Segnalo che erano presenti dei testimoni mentre venivano proferite nei miei confronti le parole sopra citate.

E’ inoltre impregiudicata ogni azione nelle sedi competenti a tutela della mia onorabilità.   

busto treno ritardo – MALPENSA24