Trentamila firme di pendolari contro i ritardi e i disservizi di Trenord

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MILANO – Servizio ferroviario di Trenord: un disastro. Perlomeno, questo è quanto si evince dai dati riportati dal Corriere delle Sera riguardante il mese di ottobre, che segna un netto aumento dei convogli cancellati su tutte le linee: 65 al giorno. Di più: la percentale di soppressioni è intorno al 3 per cento, in aumento sulla media del 2021. In altri termini, su 42 linee ben 15 sono sotto gli standard di affidabilità. A fronte di tutto ciò, i pendolari hanno avviato una petizione che ha già raggiunto le 30mila firme. Si tratta di un pesante cahiers de doléances che sarà inviato in Regione. Lo scopo, comè facilmente intuibile, è di provocare un intervento se non risolutivo quanto meno migliorativo di una situazione che, quotidianamente, crea disagi alle migliaia di persone che in Lombardia si spostano con i convogli di Trenord.

L’insoddisfazione degli utenti si riversa soprattutto sui social, dove confluiscono lamentele di ogni tipo, dai ritardi sulle normali tabelle di marcia dei convogli fino all’affollamento delle carrozze. Un esempio: martedì 10 gennaio, ore 8,10: “Mxp da Rescaldina delle 8, cortissimo. Gente che non è riuscita a salire. Non si respira”. E si continua con una serie infinita di episodi che si riferiscono soprattutto alle soppressioni (“Senza che si sappia il perché”) fino ai consueti ritardi. Tutto ciò fa dire al Corriere: “Fino a che punto l’insofferenza per l’inaffidabilità dei treni locali tracima e spinge all’abbandono del mezzo pubblico in favore dell’auto?”

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