Cambia il giudice di pace a Legnano. Radice: «Giustizia più vicina ai cittadini»

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LEGNANO – Il sindaco di Legnano Lorenzo Radice ha salutato oggi, martedì 13 febbraio, e ringraziato a nome della città l’avvocato Monica Borsa (nella foto) che questa settimana concluderà il suo incarico di giudice di pace nell’ufficio di Palazzo Malinverni. L’avvocato Borsa era stata destinata in supplenza come unico giudice all’ufficio del giudice di pace di Legnano dal 1° gennaio 2017. Da lunedì 19 febbraio entrerà in ruolo al suo posto l’avvocato Paola Nobili.

«Come amministrazione – ha voluto ricordare il sindaco – siamo impegnati ad accorciare la distanza tra i cittadini e i servizi loro erogati; in questo caso parliamo di una funzione in capo al ministero della giustizia che anni fa la giunta Centinaio aveva deciso di ripristinare in città e che noi, nel 2021, abbiamo portato in municipio creando le condizioni per migliorarne il funzionamento e la fruizione dell’utenza. All’avvocato Borsa va il mio grazie per l’importante e delicato lavoro svolto in questi anni a favore dei cittadini di questo territorio; ma il mio grazie va anche ai quattro dipendenti comunali che, per svolgere questo compito, sono costantemente impegnati a tenersi al passo con le novità in materia, per rispondere al meglio alle richieste dell’utenza e fornire tutte le informazioni necessarie per orientarsi in un ambito complesso quale è la giustizia».

Più di 8.000 atti e procedimenti in un anno

La presenza sul territorio di questo ufficio è frutto dell’impegno del Comune di Legnano che, dal 2017, sostiene interamente i costi del servizio dopo la soppressione seguita alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e che ultimamente, con l’avvio del processo telematico, ha provveduto a mettere a disposizione un’ulteriore postazione informatica ad uso del giudice. Sono 18 i comuni di competenza dell’ufficio, i cui quattro dipendenti comunali sono un funzionario giudiziario (responsabile dell’ufficio), due assistenti giudiziarie e un operatore giudiziario.

L’ufficio del giudice di pace offre la possibilità di asseverare atti, condizione fondamentale per ottenere, ad esempio, il permesso di soggiorno o la compravendita di immobili in particolari situazioni. Nel 2023 sono stati più di 7.000 gli atti asseverati: un lavoro considerevole se si pensa che soltanto il funzionario ha la facoltà di formalizzarli. Quanto alle iscrizioni a ruolo, nel 2023 sono stati circa 1.300 i procedimenti civili (di cui 250 opposizioni a sanzioni amministrative) e un centinaio i procedimenti penali.

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