Campagna elettorale, il grande sonno del centrosinistra di Busto

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Maurizio Maggioni, Chiara Guzzo, Amanda Ferrario

BUSTO ARSIZIO – In attesa di capire come evolverà la situazione nel centrodestra bustocco (Forza Italia rientra nei ranghi oppure no?) proviamo a dare uno sguardo dall’altra parte, nel centrosinistra. L’impressione è che domini una sorta di grande sonno rispetto a uno scenario pre elettorale che offre mille motivi per alzare l’asticella. Le indeterminatezze degli avversari del piddino Maurizio Maggioni, della candidata pentastellata Amanda Ferrario e dell’esponente della sinistra più a sinistra, Chiara Guzzo, segnalano uno psicodramma senza precedenti. Che li esporrebbe a commenti e critiche pesanti, che però nessuno fa. Come se fosse tutto normale, come se lo strappo annunciato e concretizzato da Gigi Farioli non rappresentasse un vulnus aggredibilissimo a discapito appunto del centrodestra.

Invece, se alcuna consistente critica viene mossa all’azione amministrativa dell’esecutivo di Emanuele Antonelli, allo stesso modo nulla si dice su tutto il resto. Perché? Maurizio Maggioni è impegnato in uno svogliato tour tra i rioni, poco partecipato, meno pubblicizzato, alla fine scontato. Utile? Boh. Amanda Ferrario è scomparsa dalla scena. Pubblica post su Facebook dove argomenta di questioni scolastiche (è una preside), fa intendere di avere qualche problema personale (“Complice un mio personale pit stop forzato”), chiosa i suo interventi con il cinematografico hashtag ‘io sono tempesta’ ma, al momento, non risultano prese di posizione amministrative e, men che meno, politiche. Chiara Guzzo è a capo di una formazione che, data la sua collocazione, a Busto ha poche speranze di fare il botto alle urne. Comunque, non ci sembra che candidata e schieramento siano in campo con convinta determinazione.

Presto per alzare la voce? Meglio prima andare in vacanza? La campagna elettorale è già cominciata da settimane. I problemi a Palazzo Gilardoni sono molteplici. E gravi. Vogliamo parlare del flop che si va materializzando per il campus di Beata Giuliana? O dell’incredibile vicenda giudiziaria, ancorché di natura civile, che coinvolge il sindaco Antonelli per quanto riguarda le Coop? Silenzio o, al massimo, prese di posizione di circostanza, senza però pigiare sull’acceleratore. Tutto bene, quanto meno per il centrodestra, che si fa gli affari suoi senza essere disturbato. E si dispone a vincere di nuovo le elezioni. Nonostante tutto.

Dimenticavamo, nel casellario delle opposizioni doveroso inserire anche Busto al centro, la lista civica che ricandida Luca Castiglioni a sindaco. Anche qui, almeno nel presente, l’incisività politica appare scarsa. Ma c’è chi dice (o spera) che Bac possa fare da ago della bilancia in un eventuale ballottaggio e, per questo, tiene il profilo basso, sta a vedere. Vero? Falso? Se fosse vero si tratterebbe di un balzo all’indietro, nella vecchia politica dei due forni. Espressione coniata dal mitico Giulio Andreotti, il quale, con Busto Arsizio e con la sua attuale classe dirigente, non può essere paragonato. Se tirato in ballo, si rigirerebbe mille volte nella tomba.

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