Candidatura in Forza Italia, Reguzzoni fa melina: «Onorato. Ma nulla di deciso»

BUSTO ARSIZIO – «Io candidato in Forza Italia alle Europee? Le parole di Sorte mi onorano, ma non c’è nulla di deciso». Lo dice il bustocco Marco Reguzzoni, ex capogruppo alla Camera della Lega e fondatore dell’associazione politica “I Repubblicani”, all’indomani dell’annuncio di Alessandro Sorte, coordinatore regionale azzurro, che lo ha inserito tra i nomi in lista per le Europee nella circoscrizione Nord-Ovest. Insieme alla saronnese Lara Comi, europarlamentare uscente, che a sua volta non conferma e non smentisce: «Per me parla il partito».

Reguzzoni: «Confronto in corso»

Melina? Marco Reguzzoni, che si candiderebbe in Forza Italia da indipendente, continua a non esporsi: «Sono onorato delle parole di Sorte – spiega – sono in corso dei confronti e dei colloqui. Nulla di deciso, ma il confronto prosegue». Del resto il nome di Reguzzoni è stato fatto insieme a quelli di Letizia Moratti e Gabriele Albertini, i due ex sindaci di Milano che potrebbero guidare la lista dei “Berluscones” per Bruxelles. «Il fatto di essere accostato a due nomi di questo rilievo tra gli uomini di punta della Lista non può che onorarmi – sostiene il leader de I Repubblicani – ma proprio come hanno fatto Moratti e Albertini, anche io dico che è prematuro, del resto le liste si presentano il 20 di aprile…».

Comi: «Per me parla il partito»

Dal canto suo, Lara Comi, non conferma né smentisce: «Per quanto riguarda le questioni politiche e, quindi, anche per le candidature alle Europee, per me parla il partito nella persona del coordinatore regionale di Forza Italia, Alessandro Sorte. Il quale si è già espresso proprio ieri (sabato 2 marzo, ndr). Se volete sapere invece delle mie vicende giudiziarie, è noto come sia finita in primo grado. Come è altrettanto noto che ho presentato ricorso in appello, in modo molto dettagliato così da dimostrare ai giudici di secondo grado la mia innocenza rispetto a quanto mi viene contestato. Mi preme soltanto ricordare che nessuno è colpevole fino alla sentenza definitiva”. Lara Comi è stata condannata dal Tribunale di Milano nel contesto del processo Mensa dei Poveri a quattro anni e due mesi per situazioni relative alla gestione di contribuzioni dell’Unione Europea.

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