Biganzoli: «Franco Colombo, una presa in giro per Cardano e uno smacco per la Lega»

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Sergio Biganzoli e Franco Colombo

CARDANO AL CAMPO – Ieri, 12 settembre, con un decreto il sindaco Maurizio Colombo ha nominato Franco Colombo come sostituto dell’assessore Vito Rosiello. «Nessuna comunicazione ufficiale ai capigruppo, a dimostrazione di scarsa attenzione alla comunicazione, ma ormai non è più una sorpresa», dice il consigliere d’opposizione Sergio Biganzoli. «Siamo di fronte all’ennesima conferma di una amministrazione votata dai Cardanesi, che al suo interno non riesce a trovare una persona della nostra città che possa avere il titolo di impegnarsi per il proprio territorio. Mi domando come può una persona che risiede nel Comune di Somma Lombardo conoscere ed agire su un territorio che nemmeno conosce, che non vive quotidianamente, e che non ha nemmeno un profilo tecnico». 

Da Rosiello a Colombo 

Biganzoli sottolinea che passare dal livello di Vito Rosiello («Con lui si potevano anche avere idee diverse a livello politico, ma non di certo sul suo riconosciuto livello di competenza e conoscenza del territorio e dei suoi particolari») a Franco Colombo è «un vero smacco per la Lega» e «la conferma che la lista dei candidati presentati era solo un elenco di nomi tanto per fare il numero necessario, ma che poi ci si doveva rivolgere a tutt’altre persone». In sintesi, secondo il capogruppo di Progetto Cardano, «è una presa in giro per i cittadini di Cardano. Ma come si può dare fiducia ancora a questa Amministrazione a guida Lega che poi non è nemmeno in grado di esprimere una persona con un profilo tecnico tra i cittadini del nostro Comune?».

Il non realizzato 

Non è soltanto una questione di nomi. Biganzoli invita a guardare quanto è stato realizzato dalla giunta Colombo (Lega, Fratelli d’Italia, Civici di Cardano) dal 2019 a oggi.«Siamo di fronte ad un non realizzato di dimensioni ciclopiche. Si continuiamo a pubblicizzare che si mettono telecamere per garantire sicurezza, e poi non si è in grado di rispondere ai genitori che segnalano azioni di bullismo nelle scuole. Le necessità della nostra città sono ben altre, poca risposta a quello che i cittadini chiedono, degrado dei vari ambienti pubblici, spese doppie per ricostruire quello che si è distrutto: area feste; mancanza di programmazione negli interventi che comportano spese maggiori e attività dell’ultimo minuto, vedi la palestra della scuole oggi chiusa. Quel poco che è stato fatto, ovvero le asfaltature, è solo grazie ai soldi che si sono ritrovati come avanzo di amministrazione della precedente amministrazione, altrimenti non avrebbero realizzato nemmeno quelle. È una delusione che ormai è sulla bocca di tutti i cittadini. È visibile l’immobilismo, i ritardi e la non capacità decisionale che regna a Palazzo Prati. Cosa dobbiamo ancora aspettarci?».

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