Baby gang a Cardano, mozione di sfiducia per l’assessore Suriano (FdI)

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L'assessore all'Istruzione Meri Suriano

CARDANO AL CAMPO – «Tutto quanto premesso, i sottoscritti consiglieri comunali chiedono che il consiglio comunale impegni il sindaco Maurizio Colombo, per tutte le motivazioni sopra esposte, a ritirare le deleghe affidate all’assessore Meri Suriano». Si conclude così la mozione di sfiducia protocollata nei giorni scorsi dal gruppo di opposizione Progetto Cardano. Un atto politico innescato dalla decisione della maggioranza (Lega, Fratelli d’Italia e Civici per Cardano) di respingere la petizione di 177 genitori attraverso cui chiedevano aiuto per arginare fenomeni di bullismo messi in atto da una baby gang dentro e fuori gli ambienti scolastici.

Petizione respinta 

La petizione conteneva, dopo una breve esposizione dei fatti, una richiesta di intervento da parte delle istituzioni e una serie di possibili azioni indicate a titolo esemplificativo, per affrontare la problematica oggetto della raccolta firme. «A tale richiesta, con grande stupore da parte degli scriventi, la maggioranza del consiglio comunale, mediante una comunicazione scritta e letta dal sindaco nel corso della seduta, rispondeva con un mancato accoglimento», ricorda Progetto Cardano, gruppo politico rappresentato in aula da Sergio Biganzoli, Michela Marchese e Vincenzo Proto

Suriano nel mirino  

Nel mirino delle opposizioni ora finisce l’assessore all’Istruzione, Meri Suriano. Di seguito i motivi per cui Progetto Cardano chiede al sindaco di rimuovere dall’incarico l’esponente di Fratelli d’Italia in giunta: 

Veniamo dunque a come il nostro gruppo ha letto ciò che è accaduto e alle ragioni che ci spingono oggi ad avanzare una mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore all’Istruzione.

Prima di tutto riteniamo che l’assessore avrebbe dovuto farsi carico di questa richiesta ed esporsi in prima persona per rassicurare i cittadini e garantire il proprio impegno, non solo nella gestione della situazione denunciata e contingente, ma anche per approntare misure volte ad evitare il ripetersi in futuro di fatti analoghi a quelli denunciati. E invece, per quello che è parso a tutti, ha abdicato alla propria funzione.

La fiducia persa, però non è tanto e soltanto quella dei consiglieri, ma è quella dei cittadini, di quei genitori che rivolgendo una richiesta di aiuto ai propri amministratori pensavano di sentirsi “accolti”.

Chi si è attivato per portare questa istanza davanti a voi ha pensato di offrire per primo la propria disponibilità a lavorare per cercare una soluzione al problema. E invece, non solo si è sentito rispondere che tutto quanto possibile era già stato fatto, trincerandosi dietro un elenco di cose fatte o in essere che evidentemente non sono sufficienti o non sono adeguate, ma ha dovuto sentire messe in discussione le intenzioni con le quali l’iniziativa è stata portata avanti.

Inoltre Lei, assessore, ha dichiarato, cit. test. “Ci hanno tolto Cardaland”. Chi ha tolto il progetto? Come mai non ha voluto portare avanti il progetto? E poi ancora, sul GRT, dichiarate che non viene convocato da due anni a causa del Covid! Il GRT è il primo strumento al quale avrebbe dovuto ricorrere per concertare eventuali interventi.

Davvero, l’impressione è che non abbiate capito qual è lo scopo, la missione della vostra funzione.

Lei, assessore, ha perso l’occasione per dare un segnale forte e concreto del suo ruolo, ha perso l’occasione di prendere per mano i suoi concittadini e far sentire loro che l’amministrazione c’è, la politica c’è ed ha senso di esistere in quanto esistono interessi collettivi da tutelare.

Crediamo che i cittadini non meritassero la risposta che hanno ricevuto e che soprattutto non meritassero di vedere screditato il tentativo di partecipazione che la politica, evidentemente in questo caso a parole, chiede ma a conti fatti dà prova di non essere disposta ad accettare. Questo non è affatto un bel segnale!

Crediamo dunque che la vicenda non sia stata affrontata in modo corretto neanche dopo la seduta di Consiglio. Crediamo che Lei, assessore, avrebbe dovuto farsi carico del problema e porsi accanto ai cittadini accogliendo la loro richiesta e non respingerla con le motivazioni che abbiamo ascoltato in consiglio, ma peggio ancora con le dichiarazioni rese agli organi di stampa nelle quali si parla di volontà di screditare il territorio e di strumentalizzazione politica.

Strumentalizzazione da parte di chi?

Troviamo una mancanza di rispetto e una forzatura in questo tipo di affermazioni tali da far dubitare che il problema sia stato realmente compreso.

Nella petizione non vi era il minimo cenno di polemica o di critica all’operato delle istituzioni, ma solo una richiesta di aiuto gridata a gran voce, su un tema fortemente sentito dai cittadini.

Richiesta, alla quale una certa politica autoreferenziale, ha deciso di non dare ascolto.

Cardano baby gang Suriano – MALPENSA24