CARDANO AL CAMPO – Viene stralciata dal progetto di riqualificazione di Palazzo Prati la completa chiusura del porticato che avrebbe allineato il profilo del municipio con il piano superiore. L’annuncio che arriva dall’assessore ai Lavori pubblici Franco Colombo (nella foto qui sotto) dimostra che non bleffava il sindaco Maurizio Colombo quando diceva che non c’era ancora un progetto definitivo e che sull’utilizzo dei 500mila euro di finanziamento di Regione Lombardia avrebbe ascoltato i suggerimenti, anche quelli molto critici, arrivati dalle opposizioni.
Il nuovo progetto
«Miglioramento logistico, adeguamento antisismico e ed efficientemento energetico», spiega l’assessore Colombo, restano i tre capisaldi del progetto di riqualificazione del municipio. Un intervento da 580mila euro che diventa un’occasione d’oro visto che il Comune dovrà stanziare a bilancio soltanto 80mila euro. Gli spazi interni a Palazzo Prati verranno completamente rivisti e riorganizzati, aprendo alcuni punti luce ma senza toccare il porticato. «Per il suo utilizzo e la sua storicità abbiamo deciso di mantenere intatta la struttura».
Gli uffici in Paolo VI
Una scelta, continua l’assessore, a cui la giunta è addivenuta dopo che si stanno liberando gli spazi al piano terra della Casa Paolo VI (sul lato opposto della piazza) che l’amministrazione comunale ha deciso di riempire spostando alcuni uffici comunali, quelli che avranno meno contatto con il pubblico. Ma non solo. «L’attuale sala Ipazia diventerà la nuova sala consigliare e i due locali attigui la sala giunta e la sala assessori». Colombo ha messo gli occhi anche sulla mansarda e sulla ex panetteria (da riutilizzare con una chiave più culturale e di promozione del territorio), così come sui numerosi parcheggi interrati che potrebbero essere destinati ai dipendenti comunali liberando spazio prezioso in superficie.
Il cronoprogramma
Lo spostamento in Casa Paolo VI di alcuni uffici comunali avverrà in concomitanza con la riqualificazione della sede principale del municipio. Il progetto, spiega il componente dell’esecutivo, è ora al vaglio di Regione Lombardia prima di poter procedere con la gara d’appalto. Per non perdere i finanziamenti sovracomunali i tempi sono comunque serrati: l’apertura del cantiere è prevista entro il mese di maggio.