CARDANO AL CAMPO – Marta, Alessandra, Mattia, Giulia, Stefano, Thomas. Sono loro i “cinofili per un giorno” che ieri, 18 maggio, hanno raccontato l’esperienza vissuta con la K9 Unit, l’unità cinofila dell’agenzia di formazione e sicurezza Hs. Un progetto che rientra nel programma “Scuole sicure” e che ha coinvolto le ragazze e i ragazzi delle medie di Cardano al Campo nell’ambito della prevenzione e sensibilizzazione allo spaccio di sostanze stupefacenti. Come? Lavorando sul campo. Con cappellino della squadra, distintivo e pettorina della polizia locale si sono fatti guidare dal fiuto infallibile del pastore tedesco Ultimo.
L’esperienza degli studenti
Un lavoro di squadra, mappando le aree dove c’è il sospetto di attività di consumo o spaccio. Nell’operazione sono stati coinvolti non solo i ragazzi e le ragazze delle medie, ma anche insegnanti, genitori, amministrazione comunale e polizia locale con il comandante Simona Berutti. Oltre a Ultimo e all’unità cinofila. Il risultato: «Un’esperienza unica, mai provata prima. Bello vedere la collaborazione di tutti», ha detto Marta. Per Alessandra è stata l’occasione di «capire quanta responsabilità abbia chi fa questo mestiere». Così Mattia: «Un’esperienza memorabile che porterò sempre dentro». E ancora, Giulia: «Un progetto interessante e utile. Mi è piaciuto molto». Stefano ha colto l’invito a «essere attenti sui rischi delle sostanze stupefacenti, grazie al lavoro degli agenti e di Ultimo». Fino a Thomas: «Felice di aver partecipato».
Il messaggio di collaborazione
Sono stati invece Federica e Alessio, della K9 Unit, a presentare passo passo l’avventura vissuta coi ragazzi delle scuole. «È importante mantenere il controllo e lavorare di prevenzione. E con le scuole abbiamo sempre portato avanti progetti con l’obiettivo di sensibilizzare. Ma mancava qualcosa», hanno raccontato. «Abbiamo quindi pensato a questa iniziativa per unire tutti e mandare un bel messaggio di collaborazione».
Quindi le parole del sindaco Maurizio Colombo, rivolto ai giovani: «Avete raggiunto la consapevolezza di quanto possa essere pericoloso anche solo approcciarsi alle sostanze stupefacenti. Ogni iniziativa volta a contenere questo rischio non può che trovare il nostro supporto: siamo i primi ad apprezzare gli interventi di formazione e prevenzione, collaborando insieme».