Sieco, 4,9 milioni di debiti e Castellanza non vota il bilancio 

Cassano Castellanza bilancio sieco

CASSANO MAGNAGO –  «Il miglior bilancio della sua esistenza», così come Fabio Giordani, amministratore unico di Sieco, ha definito settimana scorsa in Commissione Partecipate a Cassano Magnago il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, non è stato approvato da Castellanza. In assemblea dei soci, il secondo Comune per importanza, con il 21% delle quote della società intercomunale di gestione dei rifiuti, si è astenuto al momento dell’alzata di mano. 

Il comunicato mai spedito 

I motivi potrà spiegarli direttamente l’amministrazione di Castellanza, ma forse qualche cosa dovrebbe dire anche Giordani. «Le preoccupazioni sono inesistenti: se avessi sentore sarei il primo a dirlo perché ne rispondo personalmente», rassicurò infatti in Commissione, preannunciando un comunicato stampa all’indomani della votazione del bilancio che, proprio forse a causa di quanto accaduto a porte chiuse in assemblea dei soci, non è mai stato diramato ai giornali. 

Le vie legali 

Lo stesso Giordani, visibilmente infastidito dalle dichiarazioni pubbliche di Pd e Lega, aveva anche fatto sapere che si sarebbe riservato di ricorrere alle vie legali in caso di ulteriori uscite a mezzo stampa che avessero infangato la buona reputazione di Sieco. Eppure, considerato il voto di Castellanza, qualcosa che non va all’interno della società ci dovrà pur essere. 
Nelle mire degli avvocati di Sieco rischierebbero di finire non solo i giornali ma dunque anche gli esponenti di Lega e Pd che avevano osato sollevare dei dubbi, forse dimenticandosi che in quanto consiglieri comunali – seppur di opposizione – sono rappresentanti dei cittadini, ovvero, fino a prova contraria, i proprietari della società. Insomma, una scena surreale e paradossale.

Milioni di debito

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Ma se Pd e Lega non hanno battuto ciglio all’intemerata, ora all’elenco dei potenziali querelabili si aggiunge anche Cassano Futura, terza forza di opposizione. Stefania Passiu, durante e poi a margine della Commissione sulla Tari di martedì scorso, ha reso noto che lei il bilancio lo ha letto e nero su bianco compaiono 4.9 milioni di debiti (+800mila euro rispetto all’anno prima) a fronte di un totale del valore della produzione di 6,8 milioni di euro e di un utile pari a 129mila euro (nella foto in alto). Spiega Passiu: «Ci saranno anche debiti buoni e debiti cattivi, come ci ha rassicurato Giordani in Commissione, ma l’esposizione mi sembra rilevante e dunque ho chiesto all’amministrazione comunale di vederci dentro. Sarebbe utile capire quali sono le componenti di questa posizione debitoria». 

Il caso dell’Ecocentro 

Nell’elenco di chi chiede chiarimenti si aggiunge infine Massimo Trevisol, consigliere comunale della Lega nella passata legislatura. «I consiglieri comunali – sostiene in una nota diramata oggi – non hanno mai potuto sapere che l’Amministratore di Cms nel mese di ottobre 2021 convocò l’Assemblea dei Soci di CMS (il Sindaco pro tempore) per sapere cosa fare in quanto i permessi per la realizzazione del “Nuovo Ecocentro” in via Bonicalza erano scaduti. In questo modo sono andati persi i soldi dei contribuenti cassanesi, che avevano finanziato, nelle loro fatture di Sieco, i costi di progettazione e per l’acquisto dell’area, relativi ad un’opera mai realizzata. Avevo più volte richiesto i verbali, dei quali non ho mai avuto copia».

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