Cassano, scontro milionario Sieco-Cms. Lega: «Pieni di debiti»

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CASSANO MAGNAGOSieco è «pericolosamente indebitata». A lanciare l’allarme, ieri sera 18 luglio in consiglio comunale, è stata la Lega attraverso il capogruppo Luca Renna. Nella prima seduta dell’era Ottaviani il Carroccio è stato l’unico partito ad aver sollevato pubblicamente il problema che da mesi viene tenuto sottotraccia ma che ormai è pronto a esplodere: lo scontro fratricida in atto tra la società che gestisce i rifiuti a Cassano (e in altri otto Comuni della provincia di Varese) e la Cms spa, la partecipata al 100% del Comune di Cassano che in città si occupa in particolare del servizio mensa e delle farmacie. 

La vendita 

Il caso è venuto a galla lo scorso 12 luglio, quando Cms ha messo all’asta la sede di Sieco di via Bonicalza per 1,7 milioni di euro. Il Pd ha immediatamente presentato un’interrogazione per capire il motivo di tale scelta, anche perché è evidente che si tratti soltanto della punta dell’iceberg. 

Le voci di corridoio 

Cosa ci sia sotto, però, al momento nessuno lo vuole dire pubblicamente. Voci di corridoio parlano di pesanti debiti accumulati, di un corto circuito nei rapporti tra le due società, di crediti che non si sa più come esigere, di banche che hanno concesso i fidi preoccupate e di un pericoloso scarico di responsabilità che non si sa che epilogo possa avere. C’è chi ipotizza persino che in un prossimo futuro possa essere a rischio il servizio di raccolta dei rifiuti, visto che nella contesa tra Cms e Sieco rientra anche l’utilizzo dei mezzi, delle strutture e soprattutto del personale. 

Epicentro Cassano

Il momento della verità è atteso per giovedì nella Commissione convocata alle 18 a Palazzo Mazzucchelli. Il sindaco Pietro Ottaviani ha invitato a relazionare i vertici delle due società. Per il nuovo primo cittadino, eletto meno di un mese fa, è la prima vera grana di risolvere. Perché soltanto il Comune, che è socio di maggioranza di Sieco e unico proprietario di Cms, può a questo punto trovare il modo di venirne fuori. E’chiaro ormai che lo storytelling degli ultimi anni era frutto di molta fantasia: da un lato si parlava di Sieco come di un’eccellenza mentre dall’altro si metteva polvere sotto il tappeto. Ma ora è talmente tanta che nemmeno una società di servizi ecologici riesce più a tenerla nascosta. 

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