Cassano, «farmacie in salute». Sale a 3 milioni il capitale della CMS

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CASSANO MAGNAGO – Più 800mila euro: il capitale della Cassano Magnago Servizi, la società che ha in gestione le farmacie comunali, passa da 2,2 milioni di euro a oltre 3 milioni. Lo ha reso noto il sindaco Nicola Poliseno ieri, 28 febbraio, in consiglio comunale. Un risultato che fa parte di «un cammino», ha detto. Un sistema ampio, capace di riunire tutto il sistema farmacie, le difficoltà della pandemia e il possibile scenario di domani. Ma che include anche una parentesi sullo spostamento della farmacia da piazza Don Spina a via Marconi, da sempre soluzione non ben vista dal fronte del Pd. E non ha mancato di ribadirlo.

L’aumento

L’immagine di una «società pubblica che dimostra di stare bene». Poliseno si è agganciato a quanto detto dall’amministratore unico Paolo Rolandi, che in Commissione aveva dato le linee su «cosa è successo in questi anni», ha ricordato. «Dobbiamo essere soddisfatti dei bilanci della Cms e di questo aumento». Anche perché è stata «una fatica arrivare ad avere oltre 800mila euro di riserve e trasformarle in capitali» Questo rende la società «più forte davanti agli istituti di credito e offre opportunità normative, come partecipare ai servizi di riscossione». Più precisamente al capitale sociale attuale – 2,2 milioni – si aggiungono circa 650mila euro di riserve di valutazione e 440mila di riserva legale. Oltre ai 108mila di altre riserve e un utile di 76mila circa. Per un totale di oltre 3,4 milioni di euro.

Lo spostamento della farmacia

In aula si è tornato a discutere anche sullo spostamento della farmacia comunale da San Giulio. «Le motivazioni di base sono state confermate, ovvero le preoccupazioni sul calo di fatturato e degli accessi», ha aggiunto il primo cittadino. «Questo perché mercato e concorrenza sono cambiati». E ciò che ora emerge è che «le tre farmacie sono più in salute rispetto alle altre del territorio, per fatturato e per margini». Proprio la farmacia 1 ha permesso di «rispondere in fretta alla pandemia, con un centro tamponi e uno per i vaccini». Mentre dal primo settembre «è aperto nelle vicinanze un ambulatorio con tre medici di base, giovanissimi». Elementi, questi, che «rendono la Cms una realtà che sta bene».

Le posizioni in aula

Compatta la maggioranza, con Massimo Zaupa («la nostra farmacia gode di ottima salute e la società è sempre stata all’altezza della situazione, nonostante momenti bui») ed Edoardo Franchin («l’aumento va visto come un incentivo a continuare su questa strada, perché hanno dimostrato di avere una visione che coinvolge la cittadinanza»). Dalla minoranza, il Pd ha ribadito la sua posizione. Così Gemma Tagliabue: «Confermiamo di non approvare lo spostamento della farmacia comunale, perché ha sguarnito la zona di piazza Don Spina». Di contro, però, «la scelta di far vaccini e tamponi è stata notevole, perché è stata l’unica». Così come gli altri servizi finora offerti «sono apprezzabili». Non senza richieste. Sui bilanci delle farmacie, in particolare, che «finora sono stati presentati uniti, invece vorremo vederli separati».

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